Federconsumatori e Utilitalia hanno promosso una ricerca Primo Rapporto sulle agevolazioni tariffarie nel Servizio Idrico Integrato, presentata a Roma lo scorso 21 ottobre, per capire lo stato di fatto sulle agevolazioni tariffarie nel settore idrico e come agire (consumatori e gestori insieme) per supportare l’AEEGSI (Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico) in un percorso che porti al BONUS ACQUA, una forma di supporto per le famiglie meno abbienti già sperimentato con successo per l’Energia.

Il Rapporto descrive il quadro delle tipologie di agevolazioni concesse a sostegno delle famiglie economicamente disagiate e le modalità di accesso alla “tariffa sociale”, anche in considerazione dati statistici nazionali che indicano un aumento della soglia di povertà quale effetto della crisi economica degli ultimi anni. Il campione dell’indagine è costituito da 44 milioni di abitanti (pari al 71% della popolazione). Dal rapporto è emerso che:

  • il 76,3% degli utenti può accedere ad una agevolazione tariffaria se si trova in difficoltà (più di 46 milioni di abitanti potrebbero ricevere aiuto);
  • La diffusione delle agevolazioni risulta più alta al Centro Italia, dove il 94% della popolazione è potenzialmente coperto da agevolazioni, mentre la percentuale scende sensibilmente al Sud (83%) e al Nord (63%);
  • le aziende di grandi dimensioni che gestiscono il servizio idrico prevedono agevolazioni con maggiore frequenza (80%), mentre solo il 36% delle aziende più piccole è in grado di garantirle ai propri utenti;
  • il panorama delle agevolazioni è molto diversificato: in misura fissa per utenti a basso reddito (legate all’ISEE o al reddito), per famiglie numerose, per famiglie con portatori di handicap e per crisi economica (cassa integrazione, mobilità, disoccupazione, cessazione di attività o licenziamento) nonché regimi che prevedono l’erogazione di un quantitativo fisso di acqua a cui si applica la tariffa agevolata o agevolazioni che prevedono lo sconto della quota fissa;
  • agevolazioni “variabili”: percentuale di sconto sul totale della spesa oppure applicazione di una tariffa al metro cubo ad hoc per le utenze disagiate;
  • Il criterio di assegnazione delle agevolazioni maggiormente utilizzato è il reddito: nella maggior parte dei casi le famiglie con un ISEE il cui valore è compreso nell’intervallo 7.000€ – 13.000€.

I risultati dell’indagine e hanno offerto, nel dibattito che ne è seguito, lo spunto per sollecitare il Governo, il Parlamento e l’AEEGSI affinché si arrivi al più presto alla costituzione di un “bonus idrico nazionale” valido per tutta la popolazione, utilizzando la positiva esperienza del bonus energia-gas, ma cogliendo le peculiarità del servizio idrico.