Da quattro anni sull’altopiano di Asiago (Vicenza) è attivo un impianto che utilizza le acque reflue urbane depurate dai locali depuratori per produrre neve artificiale. L’idea è della società Etra (che gestisce il servizio idrico integrato, il servizio rifiuti e altri servizi locali), è un caso unico al mondo, e nasce da due fattori: scarsità idrica dovuta a territorio carsico con pochi corsi d’acqua in superficie; impossibilità di utilizzare acqua potabile, visto che durante la stagione invernale il numero di utenti dell’acquedotto cresce enormemente e l’acqua viene pompata in verticale dall’Oliero sull’Altopiano coprendo quasi un chilometro di dislivello. Da qui l’idea: l’acqua purificata dal depuratore non viene completamente scaricata nel torrente principale della zona, il Ghelpach, ma, attraverso quattro chilometri di tubature, viene convogliata nel bacino artificiale da cui si riforniscono i gestori delle piste da sci. Dal laghetto viene convogliata a otto cannoni sparaneve, vaporizzata e lanciata alla temperatura di zero gradi. La neve derivante dall’acqua trattata è super sicura dal punto di vista igienico essendo sottoposta a molti trattamenti, fra cui la debatterizzazione con raggi UVA. In quattro anni, l’impianto ecologico, costato 450 mila euro, ha utilizzato 140.00 metri cubi di acqua depurata con notevole risparmio economico e benefici sull’ambiente. La eco-neve, rientrante fra le “azioni virtuose” e le “buone pratiche per l’utilizzo razionale dell’acqua”, è stata insignita della medaglia del Presidente della Repubblica.