Il Laboratorio biologico dell’Agenzia Provinciale per l’Ambiente e la tutela del Clima (APPA) Bolzano analizza regolarmente ogni 5 anni, in collaborazione con il Corpo Forestale, campioni di muschi prelevati in 20 siti di campionamento dislocati su tutto il territorio altoatesino. L’obiettivo è quello di determinare eventuali concentrazioni di contaminanti (metalli pesanti e azoto) derivanti dalle deposizioni atmosferiche utilizzando i muschi quali indicatori. Il monitoraggio rientra in uno studio a lungo termine, avviato a livello europeo a partire dal 1990 nell’ambito del progetto europeo Indagini sull’accumulo di metalli pesanti nei muschi (European surveys of heavy metal accumulation in mosses), a cui il Laboratorio biologico di APPA Bolzano partecipa da più di 25 anni.
Partecipare a questa iniziativa europea è importante per monitorare l’ambiente nel lungo periodo (25 anni) e allo stesso tempo poter confrontare i dati rilevati sia a livello locale che a livello europeo.
Esiti dell’ultimo monitoraggio
Gli elementi ricercati nei campioni di muschi sono:
- arsenico,
- cadmio,
- cromo,
- ferro,
- mercurio,
- nichel,
- piombo,
- rame,
- vanadio,
- zinco,
- azoto.
Dal confronto dei dati tra l’ultimo monitoraggio avviato nell’estate 2021 e il quinquennio precedente risulta che:
- le concentrazioni di cromo, nichel, ferro, vanadio, piombo, mercurio e azoto sono inferiori rispetto ai cinque anni precedenti;
- le concentrazioni di cadmio sono rimaste invariate negli ultimi cinque anni;
- le concentrazioni di arsenico, rame e zinco hanno mostrato un leggero aumento, anche se questi valori rientrano ancora nell’intervallo di misurazione verde della scala europea.
La tendenza generale è verso un calo delle concentrazioni di contaminanti e questo lascia spazio all’ottimismo. Misure importanti nello sviluppo tecnologico, quali in particolare la riduzione nell’uso di alcuni metalli pesanti nella produzione industriale e l’adozione di benzina verde povera di piombo, stanno dando effetti positivi, conclude la direttrice.
Metalli pesanti e altre sostanze inquinanti arrivano in atmosfera a causa delle emissioni antropiche, quali ad esempio: traffico, industria, processi di combustione, agricoltura oppure per cause naturali: eruzioni vulcaniche, sabbia del Sahara, polveri geogeniche ecc. Queste sostanze vengono trasportate dai venti e giungono attraverso la deposizione o le precipitazioni sul terreno. Anche se presenti in bassissime concentrazioni, i metalli pesanti possono essere dannosi per la salute umana ed avere effetti negativi sull’ambiente dovuti al fatto che tendono ad accumularsi nei tessuti umani, animali e vegetali.
Perché utilizzare i muschi come indicatori
I muschi ricavano la maggior parte dei loro nutrienti direttamente dalle precipitazioni atmosferiche e non dal suolo. I muschi, essendo dei bioaccumulatori, tendono a trattenere all’interno dei propri tessuti molte sostanze (tra cui anche eventuali metalli pesanti) depositate tramite pioggia, neve e nebbia senza eliminarle tramite i processi metabolici. È più facile ed economico analizzare campioni di muschi rispetto all’analisi convenzionale di precipitazioni atmosferiche. Inoltre, nei muschi le concentrazioni sono più elevate grazie appunto all’accumulo attivo, mentre nelle precipitazioni e nell’aria sono spesso al di sotto del limite di rilevabilità.
Ulteriori informazioni e grafici sulle concentrazioni di inquinanti nei muschi in Alto Adige e in Europa sono disponibili sul sito web di APPA Bolzano.
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Fonte: SNPA ambiente