Lo scorso 8 ottobre il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Bologna del 15 febbraio 2017, respingendo l’appello della società Solvay. Il ricorso presentato dall’azienda contro Arpae Emilia-Romagna e Comune di Ferrara, si riferiva all’ordinanza con la quale si intimava alla società la bonifica ambientale dell’area ex cave SEF, nel Quadrante est di Ferrara. Con questa nuova sentenza i giudici hanno quindi dato ragione ad Arpae e Comune di Ferrara, ritenendo la Solvay responsabile della contaminazione dell’area che dovrà quindi procedere alla bonifica.
Nel Quadrante est di Ferrara erano presenti due siti destinati a ricevere rifiuti urbani; il Comune in quell’area aveva rilevato la presenza di sostanze inquinanti che, a seguito di indagini tecniche accurate, aveva appurato potessero derivare da scarti di lavorazione del vicino impianto Solvay; le sostanze contaminanti rinvenute, infatti, erano riconducibili alla produzione di clorometani e pvc, esercitata solo presso lo stabilimento Solvay di Ferrara (già oggetto di bonifica) tra l’inizio degli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta.
Le indagini e le verifiche effettuate da Arpae e dal Comune di Ferrara hanno portato l’Agenzia a individuare Solvay quale responsabile della contaminazione e soggetto tenuto alla bonifica del sito.
Fonte: ISPRA  articolo al seguente link