Nell’ambito della rassegna progetto life del mese il Ministero dell’ambiente presenta il progetto LIFE SEDREMED.

La contaminazione ambientale dovuta a idrocarburi policiclici aromatici (PAHs) e metalli tossici sta diventando un problema globale e rappresenta un rischio non solo per l’ambiente, ma anche per l’uomo che usufruisce dei cosiddetti servizi ecosistemici, cioè i benefici che l’ambiente solo può apportare all’umanità.

Il progetto LIFE SEDREMED, co-finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Programma LIFE 2014-2020, ha per obiettivo lo sviluppo di una soluzione innovativa per la decontaminazione di siti marini inquinati attraverso il biorisanamento, un processo indotto o spontaneo in cui le reazioni chimiche, mediate da microrganismi, degradano i contaminanti in forme non tossiche. La combinazione di due tecnologie sarà testata e utilizzata nel sito di Bagnoli, ex complesso industriale che oggi è tra le aree costiere più contaminate d’Italia.

Coordinato dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn (SZN), LIFE SEDREMED vede la partecipazione dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. (INVITALIA), responsabile del programma di Riqualificazione Ambientale del sito Bagnoli-Coroglio, dell’Università Politecnica delle Marche (UNIVPM), di Nisida Environment S.r.l. e di alcune aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie per il biorisanamento e nel monitoraggio ambientale, quali EKOGRID Oy, IDRABEL SPRL e Isodetect GmbH.

Pur essendo necessari ancora studi in campo, i risultati preliminari di LIFE SEDREMED indicano un potenziale di bonifica dei sedimenti attraverso l’impiego della metodologia messa a punto dal progetto.

La scheda del progetto è disponibile al seguente link https://www.mase.gov.it/notizie/life-sedremed-biorisanamento-di-sedimenti-contaminati-aree-costiere-di-ex-zone-industriali

Per approfondimenti sul progetto il sito web LIFE SEDREMED al seguente link https://life-sedremed.eu/it/homepage/

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica