Lo scorso 29 marzo il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli ha fatto il punto sulla situazione della rimozione delle macerie.
Dal 14 dicembre 2017 non ci sono più macerie pubbliche in strada –  ha sottolineato Ceriscioli –  e sono state rimosse e trattate 360mila tonnellate, ma la cosa più importante è che 310mila tonnellate sono state già riutilizzate. Durante i sopralluoghi in aree dove le macerie sono state completamente rimosse ci sono ancora strutture lesionate che non vanno scambiate con macerie non rimosse, perché alcune hanno il vincolo della sovraintendenza e non possono essere demolite. Per altre i proprietari vogliono riutilizzare la struttura esistente per la ricostruzione riutilizzando gli stessi materiali, pertanto questi non verranno demoliti o rimossi. Sette comuni marchigiani  – ha proseguito il presidente –  hanno completato la rimozione delle macerie e in 8  comuni sono oltre il 75% le attività di rimozione. E stato più che appurato  che nelle macerie non c’è presenza di amianto perché viene trattato nella primissima fase e non  coinvolto nei passaggi successivi.
La stima della macerie totali scende da un milione 150 mila tonnellate ad un milione. Restano quindi 640mila tonnellate di macerie potenziali. Da dicembre, dopo che sono state rimosse tutte le macerie in strada, vengono trattate solo quelle provenienti da demolizioni, dettate dalle ordinanze dei sindaci.
Ad oggi la capacità di trattamento degli impianti è più che adeguata a sostenere questo processo. Ringrazio  tutti quelli che lavorano in questa importante operazione in particolare modo l’esercito che opera fianco a fianco con le squadre di Piceno ambiente e Cosmari”.
Fonte: Regioni.it –  comunicato completo qui.