La terza edizione del Bikeconomy Forum si è svolta lo scorso 16 novembre a Roma presso, il Museo MAXXI. Bikeconomy Forumè il più importante evento nazionale dedicato all’economia che ruota attorno alla bicicletta.
L’evento è stato ideato dalla Fondazione Manlio Masi e Osservatorio Bikeconomy, con il Patrocinio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Coni e della Federazione Ciclistica Italiana. Al centro del Forum quest’anno sono le buone pratiche casi studio: esperienze internazionali per favorire stimoli e iniziative virtuose in uno dei segmenti più attivi e in crescita della moderna economia compatibile, quella legata alla bicicletta ed alle filiere che ha aperto, dalle infrastrutture all’industria, dalla tecnologia al design.
Tra i relatori: l’ospite d’eccezione Marcel van Lieshou di Move Mobility, che ha spiegato come la pianificazione urbana (uso del suolo) in Olanda ha un enorme impatto sui modelli di mobilità, perché lo sviluppo di una rete strategica inizia con la connessione della pianificazione urbana con quella della mobilità; Paolo Ruffino, consulente della Provincia di Amsterdam, che ha messo a confronto le esperienze italiane e quelle olandesi per ottimizzare gli investimenti nella costruzione di nuove ciclabili; Italo Meloni, Direttore CIREM dell’Università di Cagliari, che ha illustrato quali sono i criteri di qualità e di sicurezza nella realizzazione di una ciclovia; Paolo Pileri, Politecnico di Milano, che ha illustrato il progetto VenTO, la dorsale cicloturistica più lunga d’Europa, 679 km che legano Venezia a Torino lungo il fiume Po, probabilmente il più forte esempio di “bikeconomy” messa in pratica nel nostro Paese. Andrea Abodi, Presidente della banca pubblica, che ha illustrato i progetti messi in campo per favorire un modello italiano dedicato allo sviluppo di una rete, il più possibile integrata, di piste ciclabili, ciclovie e servizi ad esse collegati.
Il forum ha dimostrato, attraverso casi pratici, come la Bikeconomy sia motore di investimenti e aumento di qualità della vita. Secondo le stime infatti i se i costi della realizzazione di un’autostrada vengono recuperati in un tempo stimato di cento anni, quelli di una ciclovia in appena un anno e le potenzialità economiche non sono solo per l’industria della bicicletta, ma anche per un indotto enorme. Chi fa turismo in bicicletta lascia sul territorio il 32% di quanto spende, mentre il turismo motorizzato lascia sul territorio solo il 4%. Muoversi in bicicletta fa risparmiare dal punto di vista economico nel breve e nel lungo periodo. Muoversi in bicicletta fa bene anche alla salute: è stato ampiamente dimostrato la minore incidenza di alcune malattie per i ciclisti.
La Bikeconomy attira l’interesse di Banche, Fondi e sempre più investitori e aziende, come il caso di Askoll, gruppo italiano leader nella produzione di motori elettrici per elettrodomestici, acquari e laghetti che nel 2015, dopo tre anni di ricerca, decide di utilizzare il suo know-how pluridecennale per intraprendere una nuova sfida entrando nel settore della mobilità sostenibile, focalizzandosi nella progettazione e produzione di biciclette a pedalata assistita e scooter elettrici, quotandosi in borsa
A rafforzare l’interesse degli investitori stanno contribuendo anche le politiche dell’Unione Europea volte a ridurre drasticamente l’inquinamento e la dipendenza dal petrolio, con l’incentivazione della mobilità elettrica e sostenibile, della ciclabilità, con l’obbligo dell’e-procurement delle PA nel momento in cui si sostituiscono le flotte di veicoli, anche a due ruote.
Durante il Forum è stato presentato anche il documento Mobilità ciclabile e infrastrutture: prospettive e vantaggi (disponibile qui).
Gli atti del convegno sono disponibili nella pagina ufficiale del forum http://www.bikeconomyforum.com/
Alcuni video della giornata sono disponibili nell’archivio video di Federciclismo  qui
Fonte: Bikeconomy Forum