E’ stato pubblicato il Rapporto ambientale europeo sull’aviazione 2019 che fornisce una valutazione aggiornata delle prestazioni ambientali del settore dell’aviazione in Europa.
Il rapporto afferma che, se da un lato l’aviazione ha generato benefici economici, stimolato l’innovazione e migliorato la connettività in Europa, la sua crescita ha anche aumentato il suo impatto negativo sui cambiamenti climatici, il rumore e la qualità dell’aria. Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA, ha affermato che “la relazione conferma che le tendenze e le prospettive attuali nel settore dell’aviazione non sono compatibili con la protezione dell’ambiente, del clima e della salute delle persone e l’Europa deve aprire la strada verso un settore dell’aviazione più sostenibile in patria e all’estero. Politiche solide e una solida implementazione possono mitigare gli impatti futuri di un settore in crescita e promuovere l’innovazione e il cambiamento fondamentale necessario nel comportamento dei consumatori “.
I principali numeri evidenziati dalla relazione:

  • Il numero di voli è cresciuto dell’8% tra il 2014 e 2017 e si presume possa aumentare del 42% tra il 2017 e il 2040.
  • I progressi tecnologici, il rinnovo della flotta e la maggiore efficienza operativa hanno in parte compensato l’impatto della crescita recente, anche se a partire dal 2014 è stato osservato un aumento delle emissioni acustiche e di sostanze inquinanti.
  • Nel 2016, l’aviazione produceva il 3,6% delle emissioni di gas serra nella EU28 e il 13,4% di quelle legate al settore dei trasporti.
  • Nel 2011, considerando tutte le sorgenti esaminate nella Direttiva sul Rumore Ambientale nell’Unione Europea, di tutte le persone esposte a livelli Lden superiori ai 55 dB il 3,2% lo era a causa dell’aviazione.
  • Il numero di persone esposte a livelli significativi di rumore nelle aree circostanti i 47 principali aeroporti europei mostra una potenziale stabilizzazione, presupponendo tuttavia che non vi siano cambiamenti della popolazione nonché ampliamenti dei sedimi aeroportuali.
  • Si prevede un aumento del numero di aeroporti che gestiscono più di 50.000 movimenti di aeromobili annuali, da 82 nel 2017 a 110 nel 2040. Pertanto, l’inquinamento acustico generato dal traffico aereo potrebbe ugualmente influire sulle nuove aree urbane coinvolte.
  • L’efficienza ambientale dell’aviazione è in progressiva crescita ed entro il 2040 si prevedono ulteriori miglioramenti nel consumo di carburante per passeggero-chilometro percorso (-12%) e dell’energia acustica per ogni volo effettuato (-24%).
  • Entro il 2040, le emissioni di CO2 e NOX dovrebbero aumentare di almeno, rispettivamente, il 21% e 16%.

Il rapporto è disponibile qui.
Fonte: Agenzia Europea Per l’Ambiente