Il 16 gennaio scorso l’Unione Europea ha lanciato la prima strategia sulla plastica per proteggere il pianeta e i cittadini e responsabilizzare le imprese. L’intento è modificare il modo in cui i prodotti sono progettati, realizzati, utilizzati e riciclati nei paesi europei che si candidano ad assumere un ruolo guida in questa transizione, creando nuove opportunità di investimento e nuovi posti di lavoro. Secondo i nuovi piani, tutti gli imballaggi di plastica sul mercato dell’UE saranno riciclabili entro il 2030, l’utilizzo di sacchetti di plastica monouso sarà ridotto e l’uso intenzionale di microplastiche sarà limitato. Attualmente in Europa sono generati ogni anno 25 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, ma meno del 30% è raccolta per essere riciclata. Nel mondo, le materie plastiche rappresentano l’85% dei rifiuti sulle spiagge. Le materie plastiche hanno un impatto diretto anche sui cittadini, con la presenza nell’aria, nell’acqua e nel cibo di microplastiche i cui effetti sulla salute umana sono ancora sconosciuti.
Il duplice obiettivo della nuova strategia europea è quello di tutelare l’ambiente e i cittadini e, al tempo stesso, di stimolare una nuova economia delle materie plastiche, in cui la progettazione e la produzione rispettano le necessità del riutilizzo, della riparazione e del riciclaggio e in cui sono sviluppati materiali più sostenibili.
Alla strategia faranno seguito nuove direttive e piani d’azione e monitoraggio per misurare i progressi ottenuti che si iscrivono nel quadro dell’ambizioso pacchetto sull’economia circolare adottato dalla Commissione europea nel dicembre 2015.
Al fine di raccogliere contributi, pareri e dati per gli sviluppi futuri della strategia sulla plastica in relazione ai rifiuti marini, in particolare quelli costituiti da plastica monouso e attrezzature da pesca, sarà aperta fino al 12 febbraio 2018 la consultazione pubblica a cui possono partecipare gli attori interessati.
Alla consultazione è possibile accedere da qui
Fonte: Ministero dell’Ambiente