Durante l’assemblea pubblica avente per tema: Difficoltà che incontriamo a smaltire il residuale  Assorecuperi e FISE UNIRE (Associazioni delle imprese del settore del riciclo) hanno discusso delle gravi criticità che ci sono in atto a causa della difficoltà a trovare sbocchi per i materiali riciclati, come anche per la gestione, o la valorizzazione energetica ove possibile, degli scarti dalle attività di riciclo. Le aziende lombarde che ritirano e trattano i rifiuti non sanno più dove smaltire il residuale perchè gli inceneritori e le discariche regionali sono saturi e i prezzi per i conferimenti stanno lievitando.
Questo nonostante in Lombardia ci siano ben 13 inceneritori di rifiuti con una notevole capacità di ricezione che potrebbe soddisfare  tutto il fabbisogno regionale e permettere lo smaltimento anche di notevoli quantità di rifiuti extraregionali.
La crisi scaturisce dall’entrata in vigore del Decreto Sblocca Italia,  ed in particolare dell’art. 35, con il quale il Governo ha permesso da un lato di aumentare i quantitativi di rifiuti trattati dagli inceneritori, bypassando le varie restrizioni imposte dalle autorizzazioni rilasciate dalla regione,  dall’altro ha imposto agli stessi di dare priorità ai rifiuti urbani extraregionali rispetto agli speciali locali. Questo obbligo ha creato l’odierna situazione di crisi: gli inceneritori sono saturati dai rifiuti extraregionali mentre il residuale derivante dall’urbano lombardo e i rifiuti speciali delle aziende locali non possono più essere smaltiti.
Gli operatori lombardi sono stati così costretti a cercare siti di smaltimento in altre regioni ed  all’estero, pratica che però comporta costi burocratici (notifiche) e di trasporto insostenibili. Per eliminare il problema, secondo quanto segnalato nel comunicato stampa Assorecuperi,  servirebbe una modifica della norma nazionale approntando una diversa scrittura o ancora meglio l’abrogazione dell’art. 35. Purtroppo Regione Lombardia non ha competenza sulle norme nazionali e il governo non ha mai risposto alle richiesta della regione che pervengono da prima dell’entrata in vigore della legge. Regione Lombardia ha già provato ad emanare proprie norme, che purtroppo sono state annullate dalla Corte Costituzionale a causa di un vizio di incompetenza. L’Assessore annuncia nondimeno la volontà di Regione Lombardia di adottare una DGR in materia, che possa preservare la pianificazione regionale consentendo di avviare ai termovalorizzatori anche il residuale. In tal caso non si possono tuttavia escludere ulteriori contenziosi”.
Fonte: Assorecuperi   il comunicato stampa al seguente link