Dopo la firma del ministro Costa e con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale entra in  vigore il DM 182/2019, contenente la revisione delle modalità di gestione dei PFU-Pneumatici Fuori Uso. Una filiera virtuosa che già oggi garantisce il corretto recupero e riciclo del 100% dei PFU generati da pneumatici regolarmente immessi sul mercato del ricambio e che da oggi darà ancora maggiori garanzie ai cittadini, un miglior servizio agli operatori e un ulteriore consolidamento della filiera industriale del riciclo, tutelando l’ambiente e il tessuto imprenditoriale.
Le principali novità introdotte dal DM 182/2019:

  • La riduzione del contributo ambientale per i consumatori: eventuali avanzi economici di fine anno dovranno essere utilizzati per ridurre l’importo del contributo ambientale legato all’acquisto di pneumatici nuovi.
  • Maggiori controlli sui penumatici acquistati online – Con l’istituzione del “Rappresentante autorizzato” si vincolano produttori e importatori di pneumatici con sede legale all’estero (come ad esempio le piattaforme web per l’acquisto di pneumatici, da cui spesso hanno origine flussi irregolari) ad avere una figura giuridica responsabile degli obblighi di gestione dei PFU a cui sono tenuti.
  • Raccolta su tutto il territorio e non solo in aree di più facile servizio e minor costo. Previsto anche l’obbligo di gestione di PFU corrispondenti alle tipologie di pneumatici immessi nel mercato l’anno precedente (di grandi dimensioni, medie o piccole come quelli per auto e moto). Il Decreto obbliga anche a rispondere alle richieste di raccolta dei PFU da parte dei gommisti in base all’ordine di arrivo delle stesse, senza accordare preferenze o priorità a punti di generazione dei PFU in particolare.

Il testo del decreto è disponibile  qui.
Il comunicato stampa del  Ministero dell’ambiente qui
Fonte: Insc.it (link articolo completo)