La Commissione Europea, lo scorso 26 gennaio, ha emanato una nuova Comunicazione The role of waste to energy in the circular economy in cui è contenuta una guida per gli Stati dell’Unione su come assicurare un’equilibrata capacità di energia da rifiuti (EFW) che eviti di danneggiare lo sviluppo di un’economia circolare. Il documento chiarisce il ruolo dei differenti processi di recupero di energia da rifiuti rispetto alla gerarchia dei rifiuti, fornendo indirizzi agli Stati Membri per programmare al meglio tale capacità di recupero invitando a limitare la realizzazione ed il ricorso agli inceneritori.
Nel documento la Commissione:

  • sostiene la necessità di reindirizzare gli investimenti,a partire da quelli della Banca Europea degli Investimenti – BEI, verso i più alti livelli della gerarchia di gestione dei rifiuti quali la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio.
  • evidenzia la presenza di un eccesso di capacità di incenerimento che interessa molti Paesi e zone d’Europa. A tal proposito la Comunicazione suggerisce l’adozione di una serie di strumenti quali la tassazione dell’incenerimento, la terminazione dei sussidi, la moratoria sulla costruzione di nuovi inceneritori e lo spegnimento progressivo di quelli esistenti.
  • raccomanda, prima di ricorrere all’incenerimento di valutare tutte le opzioni prioritarie, inclusa la realizzazione di capacità di riciclo e compostaggio come strumento prioritario di riduzione dello smaltimento a discarica, e della valutazione degli effetti a 20-30 anni della crescita della raccolta differenziata, onde evitare realizzazione di capacità di incenerimento in eccesso.
  • ribadisce la necessità che gli Stati Membri e le Autorità che si occupano di pianificazione prendano in considerazione, quando programmano la costruzione di nuovi inceneritori, l’evoluzione a lungo termine di raccolta differenziata e riciclaggio. Dunque si deve prendere in considerazione, come obiettivo minimo, il 65% di RD o più probabilmente il 70% (secondo la proposta recentemente approvata in Commissione ENVI dell’Europarlamento) al 2030, e non la situazione attuale. Tali obiettivi sono quelli minimi ed è nello spirito stesso della Economia Circolare puntare progressivamente a massimizzare il recupero di materia facendo sempre meno ricorso all’incenerimento.
  • invita BEI e Paesi Membri per rivedere le proprie politiche di finanziamento per la realizzazione delle infrastrutture di settore, comprimendone fortemente la quota destinata all’incenerimento ed allineandoli invece con l’evoluzione prevista della politica di rifiuti ispirata all’economia circolare.

Il testo completo della comunicazione è disponibile al seguente link.
Fonte: Commissione Europea