Si è svolto a Palermo il convegno finale del progetto PROFORBIOMED, finanziato nell’ambito del programma europeo MED – 2007/2013, asse 2 obiettivo 2.2 per la protezione degli ambienti naturali, che giunge a conclusione dopo tre anni di lavori e 18 partner coinvolti di 6 Paesi europei. Il progetto ha studiato le filiere locali di gestione forestale dei boschi siciliani al fine di realizzare mini impianti di cogenerazione (massimo 800Kw) che utilizzino gli scarti di questa attività. La legge sullo smaltimento classifica questi scarti come rifiuti speciali non pericolosi e ne vieta la bruciatura se non per la produzione di energia e calore. PROFORBIOMED prevede che ciascun comune utilizzi solo gli scarti prelevati dal proprio territorio L’impianto di cogenerazione usa il legname di scarto (ridotto in chip) che, alimentando una caldaia, alla fine del processo, produce energia elettrica e calore (in certi casi pure raffreddamento). Il legno di scarto non va trasportato a centinaia di chilometri di distanza, ma rimane in zona, quindi non inquina e non costa.Solo adottando un piano di gestione, ciascun comune potrà stimare la quantità di biomassa prodotta per stabilire le dimensioni dell’impianto necessario da realizzare. Un progetto del genere potrebbe aiutare i bilanci dei comuni sui Monti Sicani, sui Nebrodi e sulle Madonie. Ulteriri dettagli sul progetto sono disponibili nel sito web del progetto http://proforbiomed.eu/