Il vincitore della sezione “rifiuti e risorse” del prestigioso premio per lo sviluppo sostenibile, assegnato a Ecomondo, è Il mercatino srl di Verona, che è stato capace di creare una rete di franchising dell’usato.
Ho sempre sostenuto che la cosiddetta “green economy” non può limitarsi ai tanti belli esempi di innovazione ambientalmente sostenibile che appaiono sul mercato del nuovo.
Beni e servizi legati al riutilizzo e al ricircolo ne devono essere parte, perchè al pari (e in termini letterali più) del “nuovo sostenibile”, sono la dimostrazione della circolarità di un’economia nell’uso delle risorse.
Il premio per lo sviluppo sostenibile1 si articola in tre sezioni, mobilità sostenibile, start up della green economy, rifiuti e risorse; per ognuna di esse sono state individuate, per il 2015, 9 segnalazioni.
Mi fa allora molto piacere che tra le nove segnalazioni di aziende e soggetti premiati per la sezione “rifiuti e risorse”2 , il massimo riconoscimento sia andato ad un’azienda che ha fatto del riutilizzo la sua ragione imprenditoriale d’essere.
Il Mercatino di Verona3 ha creato un franchising di negozi, una rete che mette in contatto domanda ed offerta dei beni usati, animando un settore dell’economia ed evitando che molti beni scartati finiscano nei rifiuti. Per usare le parole con la quali si presenta sul suo sito, “Mercatino si posiziona sul territorio quale portatore di un interesse che si traduce in due grandi vantaggi socialmente utili: si evitano gli sprechi e si rende un servizio all’ambiente.”.
Modalità di funzionamento e pregi dell’iniziativa sono evidenziati nella motivazione di assegnazione del premio4 che sono molto chiare:
“Per la creazione di una rete di franchising dell’usato. La rete, con 200 negozi che operano in 18 regioni e 60 province, consente al proprietario di un bene usato di metterlo in vendita senza disfarsene, perche’ ne rimane proprietario fino a vendita avvenuta, e al negozio che espone il bene usato di guadagnare una provvigione al momento della vendita. Con questo sistema i beni usati, destinati con molta probabilita’ ad alimentare la produzione di rifiuti, generano invece valore economico, risparmio di risorse e riduzione di rifiuti, con significativi vantaggi ambientali. Mercatino Srl ha creato una piattaforma web dove e’ possibile vendere e comprare anche on line i prodotti esposti nei negozi, creando anche una modalita’ trasparente di registrazione e di controllo dei prodotti in vendita nella propria rete di franchising. Non sfugge l’importanza di questa iniziativa, esemplare e con buone potenzialita’ di diffusione in un settore, l’usato, dove improvvisazione e scarsa organizzazione possono alimentare zone grigie di evasione fiscale e di altre illegalita’. Il successo dell’iniziativa della rete di franchising dell’usato di Mercatino Srl e’ tale da costituire ormai un riferimento concreto per le politiche di prevenzione della produzione di rifiuti. Nel 2014 ha registrato circa 2,3 milioni di venditori e oltre 7 milioni di acquirenti per circa 23 mila tonnellate di oggetti usati. ”
Rimandando ai link segnalati nelle note per gli approfondimenti (sia su Mercatino che sul Premio sviluppo sostenibile), mi interessa qui segnalare due elementi:
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ancora una volta una iniziativa economica deve il suo successo al puntare su processi che portano alla prevenzione e alla riduzione della produzione di rifiuti;
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alla riduzione dei rifiuti si accompagna un elemento di dinamismo economico e di inclusività sociale, in una logica dove tutti risultano vincitori, con una vantaggio economico per chi compra a per chi vende e un beneficio netto per l’ambiente.
E’, in conclusione, una occasione per ribadire la logica circolare che lega la gestione dei rifiuti alla gestione sostenibile delle risorse.
Per cui il fatto che ”prevenzione” e “preparazione per il riutilizzo” siano collocati ai primi due posti della gerarchia (comunitaria e nazionale) di “gestione rifiuti” (e non si una generica scala di priorità ambientali) deve portare a conseguenze più definite dal punto di vista normativo e di allocazione delle risorse nel settore.
Ma su questo sarà il caso di ritornare con più calma …
2 Ambiente: San Vitaliano (NA) per “GREEN HOUSE”, un’isola ecologica mobile automatizzata; Ambienthesis – Segrate (MI), per un impianto mobile per trattare terreni contaminati e inerti; Cartonspecialist – Settimo Milanese, per vaschette e piatti biodegradabili, compostabili e riciclabili; CHEP Italia – Milano, per un nuovo quarto di pallet realizzato con polipropilene riciclato; Ecocentro Tecnologie AmbientalI – Gorle, per impianto trattamento rifiuti da spazzamento strade; Giunko -Bologna, per un’app che dal codice a barre di una confezione dice come differenziarla; Italferro – Divisione Ecofer – Roma, per la realizzazione di due impianti per il recupero del car fluff; Lavazza – Novamont, per la capsula compostabile per caffè espresso, realizzata in Mater-Bi; Solval- Rosignano Marittima, per il recupero di prodotti sodici residui derivati dalla depurazione dei fumi.
3https://www.google.it/?gfe_rd=cr&ei=b-9BVruDBuqI8Qe6sbGACQ&gws_rd=ssl#q=il+mercatino+di+verona&rflfq=1&rlha=0&tbm=lcl&rlfi=hd:;si:7811971953125891913