… ed è la carta giocata da Legambiente in vista della SERR.
La SERR, si cui abbiamo parlato un paio di settimane fa1, è centrata sull’impatto degli imballaggi, quindi sulla riduzione del loro consumo, del loro utilizzo.
Tra i vari soggetti cui la SERR si rivolge ci sono anche le Associazioni.
Mi sembra interessante e da segnalare il fatto che le grandi associazioni ambientaliste si organizzino per “dare indicazioni” ai loro associati.
Segnalo al riguardo il caso di Legambiente che offre uno schema di lavoro per l’attivazione della azioni, partendo dal presupposto che “ Ridurre … non significa solo diventare inferiore in numero o in valore …, ma bensì aumentare il coraggio di fare di più con meno, la competenza di saper cosa e come ridurre la produzione di rifiuti e l’intelligenza di consumare in modo più consapevole e sostenibile “.
Legambiente ricorda le numerose esperienze (vengono ricordate alcune campagne e battaglie storiche sul tema:
- “Ridurre si Può”: un occhio attento quando facciamo la spesa ci permette di iniziare la catena virtuosa della riduzione, non creando a monte il problema del rifiuto. Promuovere la spesa “alla spina”; promuovere una spesa senza spreco; combattere gli imballaggi inutili; promuovere la raccolta corretta e la riparazione di piccoli e grandi oggetti/elettrodomestici per dargli una nuova vita; promuovere il compostaggio domestico o di condominio o di quartiere; usare la fantasia e il recupero creativo degli oggetti di cui vogliamo disfarci, ci permette di riutilizzare cose e divertirci insieme.
- “Imbrocchiamola”: l’acqua del rubinetto è buona, pulita e giusta. Abituarci a berla e promuoverne l’uso, fa bene a noi, al portafoglio e all’ambiente. Visto gli scarsi controlli sulle acque minerali e il consumo di plastica e benzina tra l’imbottigliamento e il trasporto per far arrivare bottiglie e bottigliette a noi consumatori, è molto utile farlo capire a quante più persone possibile. Alle volte è necessario usare acqua imbottigliata, a noi l’intelligenza di capire quando e come utilizzarla, e quando promuovere l’uso dell’acqua del sindaco.
- “#UNSACCOGIUSTO”: la plastica, ed i sacchetti in particolare, sono una delle battaglie che Legambiente ha più a cuore. I sacchetti di plastica possono essere sostituiti da sporte più durature e solide per trasportare la spesa; inoltre è importante vigilare sulla tipologia di sacchetto che ci viene dato quando acquistiamo qualcosa in un negozio, al mercato, al supermercato, poiché ancora sono in circolazione sacchetti illegali, che fanno male all’ambiente e arricchiscono le casse della criminalità.
… ).
Lo schema proposto si articola in 5 punti::
1) Avere chiaro il tema, e fissare un obiettivo. I temi sui quali concentrarsi potrebbero essere: la riduzione dei rifiuti alimentari, facendo azioni che combattano e sensibilizzano sullo spreco di cibo; la durabilità degli oggetti, la possibilità di riparare, condividere, noleggiare, allungare la vita o donarne una nuova agli oggetti, dagli elettrodomestici fino ad un semplice barattolo di vetro.
2) Fissare un “target”. Capire fin da subito a chi vogliamo rivolgere la nostra azione, se ad un pubblico eterogeneo o ad un particolare settore (una classe della scuola media, i dipendenti di un’azienda, i cittadini della città in cui siamo, il nostro quartiere, …).
3) Collaborare e/o creare una rete. Questo ci sarà utile per diffondere e divulgare il nostro messaggio, facendoci aiutare magari anche dall’amministrazione locale, da uno sponsor, che sposi la nostra causa.
4)Preparare dei materiali per la nostra azione. Questi ci serviranno per raggiungere il nostro “target” in modo chiaro e diretto, magari anche con dei piccoli vademecum che indicano le cose da fare ed il perché è importante ridurre i rifiuti.
5) Verificare. Utile alla fine dell’iniziativa analizzare quello che è andato e quello che si poteva fare meglio, ci aiuterà ad essere più efficaci la prossima volta.