Anche quest’anno Legambiente ripropone il suo annuale report Beach litter realizzato e curato da con il contributo di Novamont. Durante l’indagine sono state monitorate 29 spiagge italiane e 25 spiagge del Mediterraneo nell’ambito della campagna Spiagge e Fondali puliti – Clean-up the Med 2015 creata in collaborazione con Cial, Novamont, Mareblu e Virosac e che ha visto questo week-end centinaia di volontari impegnati nel ripulire le spiagge dal nord al sud Italia. L’indagine Beach litter è stata eseguita dai volontari dell’associazione ambientalista da aprile a maggio 2015 su un’area di 136.330 mq, pari a quasi 20 campi da calcio. Ogni singolo campionamento ha tenuto conto del protocollo di monitoraggio messo a punto dal ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA. Nel complesso sono stati trovati 22.114 rifiuti spiaggiati pari a17 rifiuti ogni 100 mq, 5 rifiuti in più ogni 100 mq rispetto all’indagine dello scorso anno.

I risultati si possono così sintetizzare:

  • l’80% degli oggetti trovati è di plastica (contro il 65% dello scorso anno), mentre sui litorali del Mediterraneo la percentuale scende al 52,
  • frammenti e resti di plastica e di polistirolo dalle dimensioni minori di 50 cm che sono i rifiuti più trovati (23,5%),
  • bottiglie di plastica per bevande (10,3%),
  • tappi e coperchi di plastica e metallo (6,9%),
  • nasse, reti, strumenti da pesca e cassette per il pesce (6,5%),
  • mozziconi di sigaretta (5,4 %)
  • rifiuti da mancata depurazione (4,9%) come cotton fioc, assorbenti, preservativi, blister, deodoranti da wc
  • stoviglie usa e getta di plastica (4,8%),
  • materiali da costruzione (4%),
  • flaconi di detergenti (3,8%), bottiglie di vetro (3,3%)
  • sacchetti di patatine e stecchetti di leccalecca e gelati (1,9%).

Unica nota “positiva” è quella relativa ai sacchetti di plastica, che nel nostro Paese rappresentano meno del 2% sul totale dei rifiuti trovati, mentre nelle spiagge degli altri Paesi superano il 7%. Risultato raggiunto grazie  alla messa al bando italiano dei sacchetti di plastica non compostabili.

Secondo Legambiente infine,  il  problema dei rifiuti spiaggiati è una questione comune da affrontare al più presto. Serve uno sforzo congiunto che coinvolga tutti i soggetti e i territori interessati e programmi concreti per risolvere il problema dei rifiuti in mare e sulle coste

L’indagine completa è disponibile al seguente link