Il che fa ben sperare che l’applicazione della legge anti spreco porti ad una svolta, operativa e culturale capace di invertire la tendenza
Dopo le vacanze, voglio (ri) partire dalla lotta allo spreco alimentare (e non solo).
La crisi economica, il Pinpas e il Programma nazionale di prevenzione rifiuti, la difficile ma alla fine vittoriosa battaglia per l’approvazione di una legge, eventi mediatici in grado di lanciare messaggi come l’Expo 2015 Nutrire il pianeta, la parola e le azioni di Francesco hanno provocato qualcosa e forse avviato un ciclo virtuoso.
Abbiamo già dato conto delle azioni delle Regione Lombardia per la costruzione della Reti territoriali contro lo spreco alimentare1 e richiamato come feste e sagre estive (e non solo) si stiano “ambientalizzando” (fino a premiare il recupero delle eccedenze)2.
Per iniziare a dare seguito operativo al progetto di creazione della rete territoriale anti spreco la Regione Lombardia ha varato un bando che mette a disposizione contributi per enti non profit per l’acquisto di attrezzature per il recupero e la distribuzione di prodotti alimentari3.
Il bando è emanato secondo i criteri approvati con d.g.r. 6935 del 24/07/2017 ed in attuazione del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche della Regione Lombardia approvato con d.g.r. n. 1990/2014, del quale il Piano Regionale di Prevenzione dei Rifiuti è parte integrante e fissa specifici obiettivi di riduzione della produzione dei rifiuti.
Si parte dalla constatazione che “La devoluzione di alimenti freschi è spesso limitata dai costi aggiuntivi a cui gli Enti non profit devono far fronte per il rispetto della corretta gestione sanitaria del cibo.” per arrivare a offrire finanziamenti che consentano di “potenziare le attività di recupero e distribuzione degli alimenti freschi per i quali è fondamentale disporre delle attrezzature per il mantenimento della catena del caldo e del freddo previste dal bando: veicoli isotermici o coibentati refrigerati; abbattitori di temperatura; contenitori isotermici per il trasporto di alimenti; carrelli termici portavivande; celle frigorifere, frigoriferi e congelatori; scaffalature, transpallet ed elevatori.”.
I contributi regionali coprono fino alla concorrenza massima del 90% dell’importo della spesa ammissibile.
Sono concessi a fondo perduto ed erogati in un’unica soluzione dietro presentazione delle fatture attestanti il costo delle attrezzatture ammesse al finanziamento.
Vengono stabiliti limiti massimi da non superare:
- 100.000 € per gli Enti non profit di primo livello;
- 150.000 € per gli Enti non profit di secondo livello;
- 200.000 € per gli Enti non profit di terzo livello.
Possono presentare domande gli “Enti non profit che si occupano dell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari ai fini di solidarietà sociale aventi le caratteristiche definite da Regione Lombardia con d.g.r. n. 6973 del 31/07/201.
Le domande dovranno essere presentate on-line collegandosi al sistema informativo raggiungibile sul sito www.siage.regione.lombardia.it a partire dalle ore 10.00 del giorno 19 settembre 2017 e fino alle ore 12.00 del giorno 6 ottobre 2017.
La fase di registrazione per l’ottenimento delle credenziali e la fase di profilazione dei soggetti sono già disponibili sul sistema informativo SiAge. La documentazione da allegare obbligatoriamente è riportata al paragrafo 3.1.3 del bando4.
Ho voluto segnalare questo bando per due motivi:
- Da un ambizioso progetto (presentato prima dell’estate) Regione Lombardia sta passando ai fatti, con un sostegno economico ad uno dei soggetti fondamentali della devoluzione (che sono le Onlus). Se ora darà seguito alle indicazioni emerse dalla parte sulla tariffa del progetto (con LG per i Comuni e mettendo mano ai DDT) , sarà possibile dare un segnale di sostegno economico anche agli altri due soggetti della triangolazione delle “reti virtuose”: Comuni e GDO.
- Ecco affermata, con il riferimento ad una azione attuativa di piano, la piena integrazione delle politiche si prevenzione nella gestione dei rifiuti.