Dopo l’uscita della relazione della Commissione Ue sullo stato di attuazione della strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti anche la Commissione Ambiente del Senato si esprime.
Il 19 gennaio di quest’anno è stata pubblicata la relazione della Commissione Ue su prevenzione e riciclo dei rifiuti n. COM (2011)13, definitivo, che ha fatto il punto sullo stato di attuazione della strategia tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti, adottata nel 2005 con obiettivo di lungo termine di fare della UE una società fondata sul riciclaggio, cercando di evitare la produzione di rifiuti e utilizzare quelli comunque prodotti come risorsa.
La relazione esamina i progressi compiuti dal 2005 sugli interventi fondamentali finalizzati a perseguire gli obiettivi fissati dalla strategia[1], definisce i progressi verso gli obiettivi a lungo termine, analizza gli aspetti internazionali e le tendenze future, per arrivare alla conclusione che la essa ha avuto un ruolo importante nel guidare le politiche e che sono stati compiuti progressi importanti su diversi fronti.
Ad esempio i tassi di riciclaggio sono migliorati, i rifiuti conferiti in discarica sono diminuiti e l’uso dei sostanze pericolose in alcuni flussi di rifiuti è stato ridotto. Nel complesso, le politiche attuali hanno prodotto una riduzione dell’impatto ambientale per tonnellata di rifiuti trattati
Ma questi risultati positivi sono controbilanciati dalle ripercussioni negative sull’ambiente dovuto al previsto aumento della produzione di rifiuti e servono quindi nuove iniziative.
Vengono allora indicati i terreni sui quali concentrare gli sforzi.
Migliorare e conoscenze (in particolare per supportare la nuova impostazione delle politiche sui rifiuti basate sull’analisi del ciclo di vita), garantire il rispetto degli obiettivi fondamentali che la Comunità si è data e in particolare la piena attuazione della Direttiva quadro sui rifiuti e del Regolamento sulle spedizioni di rifiuti, promuovere una combinazione di strumenti economici e normativi, rafforzare la competitività delle industrie del riciclaggio, rafforzare la prevenzione dell’esportazione illegale di rifiuti.
Le politiche in materia di rifiuti devono contribuire allo sviluppo del mercato della materie prime secondarie e rafforzarne l’offerta della UE, migliorando l’efficienza dell’impiego delle risorse nella sua economia, anche in relazione al significativo contributo che il riciclaggio da’ alla riduzione dei gas di serra.
Viene anche posto l’accento sulla necessità di migliorare la partecipazione dei soggetti interessati e la sensibilizzazione dei cittadini.
Si ritiene fondamentale migliorare l’integrazione del concetto di ciclo di vita nella definizione della politiche, con una sempre maggiore coerenza tra le politiche in materia di rifiuti e di progettazione dei prodotti.
La Commissione a distanza di 5 anni conferma la validità degli obiettivi della “Strategia” e annuncia che presenterà nel 2012 nuove proposte per avvicinarsi sempre più ad una società europea sempre più fondata sul riciclaggio e sull’impiego efficiente delle risorse.
A fronte di questo bilancio e di queste indicazioni comunitarie la Commissione Ambiente del Senato si è riunita e ha emesso una Risoluzione (la n.192 del 19 aprile del 2011).
La Commissione Ambiente del Senato ha espresso un parere che impegna il Governo ad agire in sede comunitaria per “far valere l’esigenza della concretizzazione di azioni di maggiore vincolatività riguardo la prevenzione della produzione dei rifiuti …”.
Ho voluto richiamare queste due notizie concatenate per far capire come l’attenzione istituzionale e normativa per le tematiche legate alla prevenzione dei rifiuti sia alta non solo in Europa, dove la Commissione ne ha fatto ormai il timone che orienta le politiche di gestione dei rifiuti, ma anche in Italia, dove almeno si comincia a discuterne.
[1] Attuazione e applicazione della vigente legislazione UE in materia di rifiuti, Semplificazione e aggiornamento, Introduzione del concetto di ciclo di vita nella politica in materia di rifiuti, Prevenzione dei rifiuti, Miglioramento della base di conoscenze, Formulazione di norme in materia di riciclaggio, Ulteriore elaborazione della politica dell’UE in materia di riciclaggio.