Il 16 Giugno, a Roma è stata presentata la rete nazionale degli operatori dell’usato (rete ONU): la prima organizzazione di settore degli operatori dell’usato dei Mercati Storici e delle Pulci, della Strada e delle Fiere.
La rete nasce per iniziativa di Associazione Bidonville (NA); Associazione Operatori del Mercato di Porta Portese (Roma) ; Associazione Vivibalon (TO); Occhio del Riciclone (Roma); Rete di Sostegno ai Mercatini Rom.
Durante la presentazione, che ha avuti luogo presso la Sala Conferenze della Cittá dell’Altraeconomia (ex Mattatoio di Testaccio) i promotori hanno comunicato che si parte da una base di 3.000 aderenti, ma si ritiene che il numero possa incrementarsi esponenzialmente, perché risponde a una drammatica e impellente necessitá che coinvolge tutti gli operatori italiani del settore, che sono privi di uno status realmente riconosciuto, e sono quindi privi di garanzie e di diritti.
In un momento di crisi come l’attuale, la rete (che amplifica le istanze culturali, sociali, economiche e di recupero della memoria storica dei territori di cui i mercati dell’usato sono portatori) è in grado di proporre la regolamentazione e l’uscita dal sommerso di un settore, quello dell’usato, affatto in crisi, che anzi dà segni tangibili di estrema vitalità.
L’importanza della la nascita dell’ONU dell’usato è stata salutata come l’apertura di uno spazio pubblico nel quale, finalmente, i soggetti che animano i mercati dell’usato possono trovare pienamente rappresentate le proprie istanze.
Per questo la Rete si pone immediatamente come soggetto di riferimento per la necessaria ridefinizione delle politiche sull’usato.
E’ stata fatta una proposta per far emergere il settore dell’usato perché possa esprimere tutte le sue potenzialità. Così come è stata riconosciuta l’esistenza delle Filiere del Riciclo, coordinate dal Consorzio CONAI, per i materiali riciclabili, deve essere allo stesso modo riconosciuta l’esistenza delle Filiere del Riuso rappresentate dal mondo dell’usato che è in grado di assorbire e redistribuire capillarmente sui territori le merci riusabili conferite presso le isole ecologiche e degne di essere restituite ad una seconda vita.
Il percorso associativo e la proposta politica lanciati l’altro giorno a Roma sono molto importanti, perchè riutilizzo e preparazione per il riutilizzo sono una prioritá nella legislazione nazionale ed europea, mentre il settore economico di riferimento per questa pratica non viene preso in considerazione.
E ciò malgrado senza l’arcipelago dell’usato le discariche italiane riceverebbero ogni anno centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti in piú.
Il Portavoce della Rete Onu, Antonio Conti, ha poi concluso questa prima uscita pubblica della Rete Onu lanciando l’appuntamento con “Gli Stati Generali dell’Usato” che si terranno il prossimo 10 novembre, a Roma, al quale saranno invitate tutte le realtà dell’usato che potranno aderire contattando direttamente la Rete Onu attraverso il suo sito di riferimento www.reteonu.it Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito della Onlus Occhio del riciclone http://www.occhiodelriciclone.com/