É stato pubblicato nella rivista scientifica internazionale Water del gruppo editoriale MDPI uno studio prodotto dal geologo Enzo Cuiuli e dal fisico Salvatore Procopio del Dipartimento Provinciale Arpacal di Catanzaro.

Lo studio propone una metodologia di studio, per la definizione del modello idrogeologico di un acquifero poroso, basata sull’approccio integrato del rilevamento idrogeologico con misure parametriche in campo quali temperatura, potenziale Redox, Ossigeno disciolto e la determinazione in laboratorio, su campioni d’acqua di falda, di radioisotopi (Uranio e Radon). Le variazioni di tutti questi parametri nell’acquifero, consentono di ottenere importanti informazioni sull’idrodinamica della falda che sono di supporto ai dati di rilevamento idrogeologico e concorrono alla definizione del modello generale di circolazione idrica sotterranea dell’acquifero.

L’applicazione, in un’area campione, della metodica proposta dagli autori ha evidenziato come i risultati del rilevamento idrogeologico integrati con le informazioni ottenute dai rilievi parametrici di campo e dalle analisi radiometriche di laboratorio, se analizzate in maniera combinata, permettono di distinguere le aree di ricarica e di drenaggio della falda e le direzioni preferenziali di flusso idrico e di trarre indicazioni sulla mobilità dell’acquifero nei vari settori.

In particolare dall’elaborazione ed interpretazione dei dati idrogeologici, è possibile individuare le zone di ricarica, di drenaggio, le direzioni preferenziali di flusso idrico e gli spartiacque sotterranei della falda ed effettuare una stima dei principali parametri idrodinamici dell’acquifero. Invece dalla distribuzione delle altre grandezze rilevate in campo, e dalle misure radiometriche effettuate in laboratorio si ottengono informazioni specifiche sulle condizioni o sui settori della falda che sono di supporto all’interpretazione dei dati idrogeologici, risultando funzionali alla definizione del modello idrogeologico generale dell’acquifero studiato.

In conclusione lo studio pubblicato dal carattere innovativo, per l’approccio combinato di discipline apparentemente distanti tra loro, evidenzia la validità della metodologia definita dagli autori sottolineando l’utilità di un approccio integrato allo studio degli acquiferi porosi finalizzato al buon governo del territorio ed alla corretta gestione e salvaguardia della risorsa idrica. Queste azioni di monitoraggio e pianificazione necessitano infatti di una buona conoscenza delle caratteristiche idrogeologiche ed idrodinamiche della falda, volte alla definizione del modello idrogeologico dell’acquifero. I risultati dello studio, restituiti in forma cartografica e di grafici esemplificativi corredati da un articolo esplicativo, sono stati oggetto della pubblicazione scientifica.

La presentazione sintetica dello studio e lo studio sono disponibili qui.

Fonte: Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (SNPA)