E’ stato presentato lo scorso 20 giugno il Rapporto Eco Media 2024 giunto alla sua undicesima edizione, promosso da Pentapolis Institute ETS e dal web magazine Eco in Città, curato insieme a Volocom, nell’ambito degli Stati Generali dell’Informazione Ambientale, evento che ha visto la partecipazione di circa 40 speaker tra cui autorevoli esponenti della politica italiana ed europea, del giornalismo, dell’economia, della ricerca, del mondo accademico e della società civile.

Crisi climatica e crisi ambientale. Sono questi i temi green più trattati dalla stampa italiana nel 2024 con oltre 1 milione di citazioni complessive apparse su web, carta stampata, radio e tv. Seguono “economia circolare” (881mila apparizioni), “biodiversità” (667mila), “risorse” (intese come risorse idriche, agricoltura, parchi che totalizzano 639mila citazioni) e “energia” (con poco più di 630mila citazioni).

I dati del Rapporto Eco Media

Seguono ancora il tema “Istituzioni e società” (tra cui voci come Ministero dell’Ambiente e iniziative dell’associazionismo ambientale) con 357mila citazioni e infine “Trasporti” (tra cui trasporto pubblico locale) che come nel precedente report si colloca all’ultimo posto con 187mila frequenze. Il 68% delle citazioni compare sul web (più di 810mila articoli), il 19% sulla stampa (229mila articoli), il 10% sulle emittenti televisive, il 3% su quelle radiofoniche.

Nel periodo di analisi (1 gennaio – 31 dicembre 2024) la tematica crisi prevale su tutti i palinsesti, ad eccezione di quello radio, nel quale è il tema della “biodiversità” a ottenere il maggior numero di citazioni. Una notazione importante riguarda il palinsesto web che mostra un interesse maggiore per i temi economici legati all’ambiente rispetto alla tematica energia, fra le prime tre posizioni nei palinsesti stampa, radio e TV. Sulla carta stampata e all’interno del palinsesto televisivo sono le fonti locali a diffondere in misura maggiore l’informazione ambientale, mentre osservando il palinsesto radio si nota la prevalenza di radio nazionali.

Le fonti e i social sul Rapporto Eco Media

Le fonti nazionali e locali più prolifiche sono risultate, per il web: ilrestodelcarlino.it, agenparl.it, adessonews.it; per la carta stampata: Il Resto del Carlino, Adige, La Gazzetta del Mezzogiorno; per la tv: TGcom24, RTTR, Telelombardia; per la radio: Radio 24 e Radio City.

Sui social, nel periodo d’analisi specifico sulla COP29 (Conference of Parties), si rilevano quasi 2mila contenuti su X, TikTok, Facebook e Instagram. L’engagement prodotto dai post – indice del coinvolgimento degli utenti social rispetto all’oggetto dei contenuti – è di circa 960mila interazioni complessive. Il 71% delle citazioni compare su X.

Nel 2024 abbiamo osservato un’attenzione crescente dei media mainstream per l’ambiente e la sostenibilità, ancorchè non sufficiente – commenta Massimiliano Pontillo, Presidente Pentapolis Institute – Registriamo un maggiore interesse soprattutto nei confronti di temi come l’economia circolare e l’energia rinnovabile che possono senz’altro aiutare la transizione ecologica. La stampa ha un ruolo fondamentale nel centrare gli obiettivi dettati dal Green Deal (EU) e dall’Agenda 2030 (ONU). Sono certamente necessarie strategie condivise, un approccio sistemico, politiche integrate e azioni concrete e misurabili, ma anche un’informazione all’altezza del compito.

Fonte: osa-ecomedia.it