Pubblicato dalla rete SNPA il Rapporto nazionale pesticidi nelle acque che ha lo scopo di illustrare l’impatto sulle acque superficiali e sotterranee derivante dall’uso dei pesticidi, sia in termini di diffusione territoriale, sia in termini di evoluzione temporale.

I risultati presentati riguardano il monitoraggio 2021 e sono confrontati con i limiti di qualità ambientale e descrivono la distribuzione e le frequenze dei ritrovamenti. Vengono poi proposti approfondimenti a livello regionale che forniscono un inquadramento territoriale della problematica associata all’uso dei pesticidi.

Alcuni dati di sintesi:

  • Nell’anno 2021, i dati di monitoraggio dei pesticidi nelle acque rilevano presenze superiori ai limiti definiti dalla norma nel 28,3% dei punti di monitoraggio per le acque interne superficiali e nel 6,8% dei punti di monitoraggio per le acque sotterranee.
  • I punti di monitoraggio considerati a livello nazionale corrispondono a 1.997 per le acque superficiali e 2.867 per quelle sotterranee.
  • Le sostanze complessivamente ricercate sono 412 e di queste ne sono state rinvenute 208.
  • In termini di efficacia di monitoraggio si assiste ad un miglioramento dovuto all’incremento dei punti di prelievo, dei campionamenti e delle sostanze cercate.
  • Le sostanze più frequentemente rinvenute con concentrazioni superiori ai limiti ambientali nelle acque superficiali sono gli erbicidi glifosato e metolaclor insieme ai rispettivi metaboliti AMPA e metolaclorESA, il glifosato è tra le sostanze più vendute in Italia e nel mondo.
  • Gli altri erbicidi sono imazamox, che è riconosciuta come una sostanza molto pericolosa, glufosinate-ammonio e terbutrina, sostanza compresa nell’elenco delle prioritarie in funzione della pericolosità per la tutela dell’ambiente acquatico.
  • Tra gli insetticidi si riscontrano cipermetrina e diclorvos, entrambi appartenenti all’elenco delle sostanze prioritarie;
  • tra i fungicidi azossistrobina, dimetomorf e metalaxil.
  • Nelle acque sotterranee le sostanze che più frequentemente sono state rinvenute in concentrazioni non conformi rispetto ai limiti ambientali sono i metaboliti metolaclor-ESA ed atrazina desetil desisopropil, sebbene ricercate solo limitatamente sul territorio nazionale, gli erbicidi glifosato e il suo metabolita, bentazone e imazamox.
  • Inoltre, sono presenti l’insetticida imidacloprid e il fungicida oxadixil.
  • L’andamento complessivo della frequenza di ritrovamento dei pesticidi nelle acque superficiali è in crescita nel decennio 2012-2021, in stretta relazione al complessivo potenziamento delle attività di monitoraggio e dell’efficacia dei protocolli di analisi.
  • Anche per le acque sotterranee la tendenza è in aumento, sebbene in modo più contenuto.
  • In relazione alla frequenza di ritrovamento dei pesticidi a concentrazioni superiori ai limiti ambientali, per le acque superficiali si osserva un incremento, nel decennio considerato, del 28,5%, mentre nelle sotterranee l’andamento è pressoché stabile al 5%.
  • In allegato al documento sono inclusi approfondimenti a livello regionale che meglio descrivono e rendono l’idea della problematica associata ai pesticidi nelle diverse regioni italiane.
  • Nelle Regioni il monitoraggio dei pesticidi viene effettuato in applicazione della direttiva Acque (Dir. CE 2000/60) e del testo unico ambientale (D.lgs. 152/06 s.m.i). In alcuni casi, i punti oggetto di monitoraggio dei pesticidi appartengono ad un sottogruppo della rete di qualità ambientale, i punti di monitoraggio sono scelti sulla scorta dell’analisi delle pressioni e sulla base di monitoraggi di indagine eseguiti nell’area. Alcune regioni hanno istituito una rete nucleo ad hoc per i pesticidi. Per ogni Regione per l’anno di riferimento (2021) è riportata l’ampiezza del monitoraggio eseguito e i risultati ottenuti in relazione ai livelli di concentrazione dei pesticidi nei punti di monitoraggio e ai ritrovamenti delle sostanze indagate.

Il rapporto completo è disponibile al seguente link

Fonte: SNPA