l Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto legge che interviene a più livelli sul TUA del 2006. Sono state introdotte corsie veloci per i progetti strategici. I criteri per identificare i progetti prioritari saranno definiti da un successivo decreto ministeriale. Novità anche sui temi idrocarburi e bonifica dei siti contaminati

Il nuovo decreto approvato in Consiglio dei Ministri nei giorni scorsi su tema ambiente prevede semplificazione nei procedimenti di valutazione ambientale, norme per la tutela delle acque, misure per l’economia circolare, le bonifiche e il contrasto al dissesto idrogeologico.

A fronte della grande mole di istanze da sottoporre alle Commissioni di valutazione ambientale VIA-VAS e PNRR-PNIEC, il provvedimento interviene prevedendo una priorità nell’ordine di trattazione delle istanze, da definirsi con un successivo decreto ministeriale: una “corsia veloce” è attribuita in particolare a progetti di interesse strategico nazionale, privilegiando l’affidabilità, la sostenibilità tecnico-economica, il contributo agli obiettivi PNIEC, l’attuazione di investimenti PNRR e la valorizzazione dell’esistente.

Sono introdotte nuove misure in tema di economia circolare: tra queste, il rafforzamento dell’Albo dei Gestori ambientali, con una più ampia rappresentanza delle categorie interessate, norme per rafforzare la cura e la manutenzione di paesaggio e verde pubblico, una semplificazione nell’individuazione del Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti delle piccole imprese, che consenta di trovare la figura professionale senza aggravi economici per le aziende. È inoltre disciplinata la gestione di rifiuti e materiali derivanti dalla realizzazione della Diga foranea di Genova e dei correlati interventi, prevedendo che il Sindaco, quale Commissario Straordinario, adotti tempestivamente un piano di gestione che riduca il conferimento in discarica e promuova politiche di sostenibilità ed economia circolare.

Il provvedimento punta a dare certezze normative nel settore della prospezione e coltivazione di idrocarburi, coniugando la sicurezza degli approvvigionamenti con la tutela ambientale. Nell’ambito della gestione delle acque, al fine di rafforzare le buone pratiche del riuso, è introdotta la definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei.

Per quanto concerne le bonifiche, il decreto semplifica gli interventi nei cosiddetti “siti orfani”, finanziati da un apposito stanziamento del PNRR, e garantisce una struttura di supporto al Commissario del SIN di Crotone-Cassano e Cerchiara.

Sulla tutela del suolo e la lotta al dissesto idrogeologico, sono individuate misure per la programmazione e il monitoraggio degli interventi, che garantiscano l’interoperabilità tra le banche dati esistenti. Vengono rafforzati i poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari, prevedendo anche un meccanismo di revoca delle risorse per gli interventi, finanziati col fondo progettazione, che non abbiano conseguito un determinato livello di progettualità.

Il comunicato stampa del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica è disponibile al seguente Link https://www.mase.gov.it/comunicati/libera-cdm-al-decreto-mase-pichetto-gava-regole-piu-semplici-ambiente-e-sviluppo

Fonte: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica