Con DGR n. 564 del 13/12/2013 la Regione Campania si è data un ambizioso progetto per la riduzione dei rifiuti (integrato al Piano regionale gestione rifiuti) e sta per mettere a disposizione le risorse per avviarlo
Già in passato la Finestra sulla prevenzione dei rifiuti si occupò di provvedimenti di pianificazione regionale della prevenzione dei rifiuti con il pezzo dedicato al Programma regionale di Prevenzione Rifiuti del Veneto nel marzo 2013 – http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=3078&menuindex= .
La nota che segue si occupa del Piano attuativo integrato per la prevenzione dei rifiuti della Regione Campania e ha forse un valenza diversa.
Si tratta infatti del primo provvedimento regionale che attua il dettato del Programma Nazionale di Prevenzione Rifiuti (PNPR) il quale come noto dispone che “Entro un anno (dal 13.12.2013) le Regioni sono tenute a integrare la loro pianificazione territoriale con le indicazioni contenute nel Programma nazionale. ”.
E’ significativo che a misurarsi con la prevenzione dei rifiuti sia una Regione per tanto tempo commissariata e che è stata ed è al centro dell’attenzione per la devastazione del suo territorio agricolo dovuta proprio dalla gestione criminale dei rifiuti.
E che lo ha fatto ponendosi in regola in anticipo con i tempi proposti dalla norma nazionale.
Questo Piano è stato prodotto facendo ricorso a risorse interne all’amminsitrazione regionale (e a quelle provinciali) ed è integrato al Piano di gestione dei RU, di cui costuisce “appendice funzionale”.
E’ stato fissato un obiettivo generale di riduzione e per raggiungerlo si sono costruite 14 azioni, “verticali su singoli flussi” o “di sistema”, a partire dalle analisi della qualità e quantità di rifiuti prodotti in contesti che si differenziano da questo punto d vista.
Per la realizzare le azioni sono a disposizioni 30 milioni (da contributi comunitari). Questo è un elemento positivo, perchè rende possibile lo start up. Ma a condizione sia realmente finalizzato ad azioni realmente di prevenione e ed in grado di durare, una volta avviate.
Se questo è vero, due cose sono fondamentali per lo sviluppo futuro di una capacità della Regione Campania di pianificare e realizzare azioni di prevenzione, integrate alla gestione dei rifiuti.
Primo: la necessità che il processo di implementazione del piano (con la progettazione esecutiva della azioni delineate, il coordinamento e la direzione del processo, il monitoraggio dei risultati, la conferma o modifica della strada intrapresa) rafforzi le capacità della struttura interna di assumere un ruolo stabile di cabina di regia della prevenzione e della sua integrazione nella gestione rifiuti.
Secondo: il fatto che si creino le condizioni perchè siano destinate stabilmente risorse alla prevenzione, dopo una fase di start up favorita dalla disponibilità di risorse “eccesionali”.