È stato presentato a Roma il rapporto Comuni Rinnovabili 2016 di Legambiente, realizzato con il contributo di Enel Green Power che racconta il successo delle fonti pulite nel territorio italiano, con numeri e buone pratiche Secondo il rapporto i risultati sono positivi dello sviluppo delle fonti rinnovabili e la situazione relativa agli investimenti. L’Italia è infatti il primo Paese al mondo per incidenza del solare rispetto ai consumi elettrici (l’8,1%, pari al fabbisogno di 9,1 milioni di famiglie).

Nel 2015 attraverso le rinnovabili si è garantito il 35,5% dei consumi elettrici e il 17% di quelli complessivi Il numero di nuovi impianti, dopo la fine del conto energia si è ridotto notevolmente il numero dei nuovi impianti con 930 MW installati a fronte dei 13.194 MW installati nel biennio 2011-2012. Nel 2015 i 305MW installati nel nostro Paese, sono meno di un quinto delle installazioni realizzate in Germania e un decimo di quelle inglesi. Per l’eolico, nel 2015 sono stati installati 474 MW di eolico contro una media di 770 negli anni passati. I dati del rapporto in sintesi:

  • I 8.047 i Comuni del solare di cui 1.420 i la produzione di energia elettrica del solare fotovoltaico supera il fabbisogno delle famiglie residenti. Nel solare termico la potenza maggiore è installata nel Comune di Seneghe (OR), con una diffusione di pannelli solari termici in relazione al numero di abitanti pari a 1.955 mq ogni 1.000 abitanti, distribuiti su edifici pubblici e privati;
  • I 850 i Comuni dell’eolico sono. La potenza installata è pari a 9.270 MW, con 474,4 MW in più rispetto al 2014;
  • 1.275 i Comuni del mini idroelettrico ( impianti fino a 3 MW) e la potenza totale installata per questa dimensione è di 1.297 MW;
  • 535 i Comuni della geotermia con 1086,4 MW elettrici, 233,2 MW termici e 3,4 MW frigoriferi installati, 5,8 TWh di energia elettrica;
  • 3.137 i Comuni delle bioenergie per una potenza installata complessiva di 2.983 MW elettrici, 1.394 MW termici e 415 kW frigoriferi. Grande crescita degli impianti a biogas che hanno raggiunto complessivamente di 1.192 MW elettrici, 181 MW termici e 65 kW frigoriferi. Gli impianti a biomasse hanno consentito nel 2015 di produrre circa 20 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 7,7 milioni di famiglie.

Questi numeri si traducono in vantaggi Generali quali:

  • Meno elettricità da impianti inquinanti: si è ridotta la produzione da impianti termoelettrici, che in dieci anni hanno visto passare la produzione da 258,3 TWh agli attuali 180,8, con una riduzione del 30%. Meno importazioni di gas, petrolio, carbone.
  • Meno emissioni climalteranti, (-19,8% di CO2 dal 1990), grazie al contributo delle rinnovabili, assieme alla riduzione dei consumi dovuto alla recessione, e al miglioramento dell’efficienza; Energia elettrica meno cara;
  • Nuova occupazione: sono 82mila, secondo Eurobserver, gli occupati creati nelle fonti rinnovabili in questi anni.

I premi Comuni Rinnovabili 2016 assegnati da legambiente sono stati aggiudicati da:

  • Comune di Val di Vizze, in provincia di Bolzano che ha raggiunto il traguardo del 100% rinnovabile grazie a un mix di 5 tecnologie da fonti rinnovabili distribuite nel territorio;
  • Comune di San Lorenzo Bellizzi (CS), premio Buona Pratica. In questa realtà da poco più di 660 abitanti si è puntato sulle fonti rinnovabili e creati vantaggi attraverso il solare per i cittadini. Con un progetto avviato nel 2012 il Comune ha infatti deciso di utilizzare alcuni terreni, ceduti a titolo gratuito ad alcune cooperative agricole locali, per realizzare 15 MW di impianti fotovoltaici su serre.

Nel 2016 è stato attivato anche il premio Parchi Rinnovabili nato dalla collaborazione tra Legambiente e Federparchi Legambiente conclude il rapporto con alcune proposte volte a favorire ulteriormente la diffusione delle energie rinnovabili quali:

• Liberare l’autoproduzione da fonti rinnovabili:In questa prospettiva si possono creare innovazioni con vantaggi che vanno anche oltre l’aumento della produzione da fonti rinnovabili,

• Riscriverete regole semplici e trasparenti per i progetti: l’incertezza delle procedure è ancora oggi una delle principali barriere alla diffusione degli impianti da fonti rinnovabili.

• Innovazioni nella spinta agli impianti: ovvero modifiche alle normative riguardanti il mercato elettrico per consentire alle fonti rinnovabili di realizzare contratti a lungo termine attraverso consorzi e aggregazioni di impianti da rinnovabili e modifiche gli incentivi alle fonti rinnovabili, sia termiche che elettriche, dove serve finalmente un attenta regia, ridefinizione degli obiettivi e verifica dei risultati e della spesa.