ENEA e Università di Bologna hanno sviluppato, in collaborazione con Gruppo Hera e Irritec, un prototipo tecnologicamente avanzato in grado di depurare le acque reflue allo scopo di utilizzarle per irrigare e fertilizzare i campi coltivati, con benefici in termini di maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti, riduzione dei concimi chimici, sostenibilità ambientale e qualità della filiera depurativa.

L’innovazione rientra nell’ambito del progetto Value CE-IN, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sviluppo e Coesione. Il prototipo dimostrativo è stato realizzato presso l’impianto di depurazione del Gruppo Hera a Cesena ed è stato testato su un campo sperimentale con 120 colture.

I risultati raccolti a valle della fase sperimentale confermano la qualità delle acque depurate a fini agricoli. Dimostrano, inoltre, che il prototipo si adatta ad essere utilizzato in tutti gli impianti di depurazione.

Questa tecnologia avrà principalmente due importanti benefici:

  • garantire una fonte idrica non convenzionale e sicura favorendo le pratiche di riuso;
  • fornire un apporto di elementi nutrienti alle colture, in linea con i nuovi indirizzi comunitari in vigore dal 2023.

Lo studio sul prototipo dimostra anche la fattibilità di pratiche di economia circolare e simbiosi industriale che favoriscono la conversione degli impianti di depurazione in vere e proprie bioraffinerie da cui recuperare la risorsa idrica primaria, prodotti secondari ad elevato valore aggiunto, come ammendanti e fertilizzanti in grado di garantire un apporto di nutrienti, tra cui azoto, fosforo e potassio, e ridurre il ricorso a concimi chimici di sintesi.

Ulteriori dettagli sul progetto sono disponibili qui

Fonte: Enea