L’Agenzia Europea per l’Ambiente lo scorso febbraio ha pubblicato un briefing dove fa il punto sulla situazione del sistema di scambio delle quote di emissione.

Secondo il documento le emissioni totali del sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) provenienti da impianti fissi sono diminuite dell’11,4% tra il 2019 e il 2020, il più grande calo annuale dal 2005 inizio del sistema ETS dell’UE. Questo è avvenuto in gran parte a causa della diminuzione della domanda di energia e dell’attività industriale dovuta alla pandemia di COVID-19, che si aggiunge alle precedenti tendenze di decarbonizzazione. Le emissioni ETS degli operatori aerei sono crollate del 63%, poiché i viaggi aerei si sono quasi fermati durante la pandemia.

In base alle misure attuali e previste, si prevede che nei i paesi dell’UE le emissioni ETS continueranno a diminuire nel prossimo decennio, anche se a un ritmo notevolmente più lento rispetto al passato. Sono ancora necessari sforzi significativi per portare le emissioni dell’UE su un percorso utile per raggiungere l’obiettivo 2030 di riduzione delle emissioni e l’obiettivo generale della neutralità climatica entro il 2050.
Il numero di quote disponibili ha superato le emissioni annuali per la prima volta dal 2013, principalmente a causa della bassa domanda. I prezzi del carbonio sono diminuiti bruscamente a marzo 2020, ma si sono ripresi entro la fine dell’anno.

Il documento con dati e grafici dettagliati è disponibile qui


Fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente