Il 99% degli abitanti della Terra respira aria contenente troppi inquinanti, lo sottolinea l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) presentando il database aggiornato sulla qualità dell’aria. La cattiva qualità dell’aria è responsabile di milioni di morti ogni anno.

Secondo i dati del rapporto:

  • oltre 6000 città in 117 Paesi stanno monitorando la qualità dell’aria, ma l’esposizione a livelli malsani di particolato fine e biossido di azoto resta comunque elevata;
  • nel 17% delle città nei Paesi ricchi, la qualità dell’aria è al di sotto delle linee guida Oms per la presenza di PM2.5 o PM10;
  • nei Paesi a basso e medio reddito, la qualità dell’aria è conforme alle soglie raccomandate dall’Oms in meno dell’1% delle città.

Il nuovo database, aggiornato ad aprile 2022, è il più ampio finora realizzato per valutare l’esposizione all’inquinamento atmosferico a terra.

La banca dati dell’OMS raccoglie dati sulle misurazioni, per la prima volta al suolo al suolo, delle concentrazioni medie annue di biossido di azoto (NO2), particolato di diametro uguale o inferiore a 10 μm (PM10) o uguale o inferiore a 2,5 μm (PM2.5) che mirano a che rappresenta una media per la città o il paese nel suo insieme, piuttosto che per le singole stazioni. Entrambi i gruppi di inquinanti provengono principalmente dalle attività umane legate alla combustione di combustibili fossili.

Il database viene aggiornato regolarmente ogni 2-3 anni dal 2011 e questo è il quinto aggiornamento. I dati raccolti in questo database vengono utilizzati come input per derivare l’indicatore dell’obiettivo di sviluppo sostenibile 11.6.2 (Qualità dell’aria nelle città) per il quale l’OMS è l’agenzia di custodia.

Il database è disponibile qui.

Articolo di sintesi in italiano di Repubblica.it qui.

Fonte: World Health Organization; repubblica.it