Biogas Italy, l’evento annuale che riunisce imprese, agricoltori, industrie e istituzioni italiane ed europee per discutere del mondo del biogas, si è svolo lo scorso 13-14 marzo. Gli organizzatori mettono ora a disposizione online i comunicati stampa delle giornate ed i video dell’evento. All’interno del convegno il CIB-Consorzio Italiano Biogas ha presentato al The Mall di Milano, il suo manifesto programmatico al 2030.

Il settore del biogas e del biometano si trova di fronte a una fase cruciale per il suo sviluppo che vede, da una parte, la necessità di accelerare con gli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) entro il 30 giugno 2026, dall’altra, l’urgenza di avere un piano di sviluppo a lungo termine, che guardi oltre il PNRR. Il manifesto programmatico pone lo sguardo al 2032 e alla valorizzazione del biometano come risorsa centrale per tutti i settori di utilizzo e, con una serie di proposte mirate, punta a raggiungere tutto il potenziale di produzione dal settore agricolo del biogas e biometano; un sistema flessibile per le connessioni alla rete del gas, con una maggiore interoperabilità tra le reti di distribuzione e trasporto, e a una valorizzazione della programmabilità degli impianti che producono energia elettrica e termica da biogas

La sintesi delle giornate

Uno dei temi principali che ha aperto la prima giornata è stato il ruolo fondamentale dell’agricoltura nella sfida alla decarbonizzazione e lo stato dei finanziamenti.

Attualmente il settore produce circa 750 milioni di Smc/anno di biometano grazie al DM biometano 2018 e con i primi quattro bandi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sul biometano raggiunge 1,8 miliardi di Smc/anno, per un obiettivo finale di 2,8 miliardi di Smc/anno al fronte del pieno dispiegamento del PNRR.

Questi risultati alimentano le stime ottimistiche del CIB, che prevede di raggiungere il target del PNEE di 2.3 miliardi di Smc di biometano entro il 2026.

Le stime portano a ritenere che dei 700 impianti di biometano alla fine del PNRR, circa 300 deriverebbero da conversioni (il 42% del totale), ponendo nuove sfide per lo sviluppo del sistema di rete di trasporto. Senza contare le opportunità legate allo sviluppo del settore del biogas agricolo che oggi vede all’attivo più di 1800 impianti, in attesa dei risultati del bando del GSE sul decreto FER2.

L’ultimo bando biometano ha registrato una partecipazione importante: più di 300 domande che ci fanno ben sperare sul raggiungimento degli obiettivi definiti con il PNRR, oltre che ad avvicinarci sempre di più ai target previsti al 2030 con il PNIEC. Per questo, c’è il massimo impegno per completare tutti i progetti in cantiere e non lasciare indietro nessuno.

Sempre in ottica di sviluppo di nuovi impianti a biogas vi sono anche buoni risultati del primo bando del DM FER 2. Le modifiche al DM Biometano 2022 rappresentano un passo importante per valorizzare il contributo del biometano agricolo alla transizione energetica del Paese, rafforzando il ruolo delle aziende agricole che diventano alleate preziose nel percorso di decarbonizzazione dei settori hard-to-abate.

E’ necessario chiarire le norme sull’uso dei sottoprodotti agroindustriali per consentire una valorizzazione efficace del digestato, promuovendo così un modello davvero circolare di sviluppo delle bioenergie. Interventi tempestivi che guardano al futuro del settore e che permetteranno al Paese di raggiungere gli obiettivi di transizione.

Il biometano è fondamentale per ridurre la dipendenza energetica del Paese e diffondere un nuovo modello di agricoltura sostenibile. Nel PNIEC sono previsti target di incremento della produzione di biometano per circa 5 miliardi di Smc, pari a circa il 10% della stima del consumo interno di gas al 2030. Il settore agricolo è un grande alleato per raggiungere i target energetici e climatici. Lo sviluppo biogas e biometano possono aiutare il Paese a vincere la sfida energetica, mantenendo al contempo alti standard ambientali.

Al centro della seconda giornata di lavori la presentazione del sondaggio realizzato dal CIB in collaborazione con YouTrend sulla percezione del settore e sul livello di conoscenza e fiducia nella filiera del biogas e del biometano nei territori. L’indagine mostra che, tra i cittadini informati sul settore del biogas, il livello di accettazione degli impianti cresce significativamente. Oltre il 60% degli intervistati pensa che il biogas abbia un impatto positivo sullo sviluppo economico e sociale dell’agricoltura e del Paese, riconoscendone in particolare il contributo alla riduzione delle emissioni e alla valorizzazione dei sottoprodotti agricoli. Inoltre, il 47% sottolinea l’importanza dell’uso del digestato tra i benefici per il territorio. L’interesse per il biogas è particolarmente alto tra i giovani: il 40% degli under 35 apprezza l’aumento della circolarità nella produzione agricola, grazie alla valorizzazione degli scarti agroindustriali, mentre il 34% evidenzia il ruolo del biogas nella produzione di energia sostenibile, fondamentale per la transizione energetica del Paese. Vi è la necessità di un’alleanza tra tutti i livelli di governo e un maggiore rapporto con cittadinanza e imprese private. E’ fondamentale continuare a lavorare per diffondere una corretta informazione sul settore e contrastare preconcetti che ne limitano lo sviluppo. Per questo, il CIB è impegnato direttamente nei territori, aprendo le porte delle aziende agricole per mostrare concretamente il valore della filiera e il ruolo degli agricoltori nella produzione di energia rinnovabile e sostenibile. Proprio attraverso il dialogo con cittadini, amministrazioni locali e stakeholder si vuole far emergere il contributo positivo del biogas per l’ambiente e l’economia.

Fonte: biogasitaly