Lo scorso 3 agosto la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims). Il Piano è uno strumento previsto dalla Legge Quadro sulla Mobilità Ciclistica (n.2 del 2018). Il documento, che dovrà essere pubblicato in gazzetta ufficiale, contiene una programmazione di lungo periodo sulla mobilità ciclistica il piano definisce:

  1. il quadro economico e delle risorse, per ciascuno degli anni del periodo di riferimento, degli stanziamenti di bilancio da ripartire per il finanziamento degli interventi identificati nel PGMC, come declinati anche nei piani della mobilità ciclistica delle Regioni e Province autonome delle Città metropolitane e dei Comuni;
  2. gli obiettivi annuali, su ciascuno degli anni del periodo di riferimento, per realizzare un effettivo sviluppo del SNMC. Gli obiettivi sono fissati per ciascuno dei due richiamati settori d’intervento avendo riguardo alla domanda complessiva di mobilità;
  3. il complesso degli interventi volti a realizzare progressivamente i tracciati di interesse nazionale, a partire dal Sistema delle ciclovie Turistiche Nazionali (SCTN) che sono parte della Rete Ciclabile Nazionale (RCN) Bicitalia, di cui all’articolo 4 della legge n. 2/2018. Si fissano altresì gli indirizzi per la definizione e l’attuazione dei progetti di competenza regionale finalizzati alla realizzazione della Rete stessa;
  4. gli interventi prioritari nell’ottica di definire un modello di intermodalità nazionale e di integrazione tra sistemi di viabilità stradale, ferroviaria e con il trasporto pubblico locale, pianificando le linee di azione per la realizzazione a livello locale di ciclovie che integrino il disegno della RCN;
  5. le linee di indirizzo amministrativo e regolamentare necessarie per assicurare un efficace coordinamento dell’azione amministrativa del governo, delle Regioni e Province autonome, delle Città metropolitane Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – Piano Generale della Mobilità Ciclistica e dei Comuni concernente la mobilità ciclistica e le relative infrastrutture;
  6. le modalità per promuovere la partecipazione degli utenti alla programmazione, realizzazione e gestione della rete cicloviaria e le azioni necessarie a sviluppare una cultura della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile;
  7. l’identificazione delle linee di azione che dovranno essere poste in essere per conseguire gli obiettivi stabiliti dal PGMC e sostenere lo sviluppo del SNMC in ambito urbano (con particolare riferimento alla sicurezza dei ciclisti e all’interscambio modale tra la mobilità ciclistica, il trasporto ferroviario e il trasporto pubblico locale – TPL);
  8. la definizione del modello di verifica di obiettivi e azioni per consentire il controllo del raggiungimento degli stessi nell’arco di periodo di Piano.

Il piano quindi promuove:

  • intermodalità ovvero la concreta possibilità, oggi non garantita, di avere la bici SEMPRE al seguito su treni e altri mezzi di trasporto pubblico locale;
  • accessibilità presso tutti gli uffici pubblici in cui devono essere previsti tra l’altro parcheggi bici attrezzati e in numero sufficiente;
  • il riconoscimento di Bicitalia – la rete ciclabile nazionale mappata da FIAB a partire dal 2000 – quale cardine per lo sviluppo del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, che dovrà ora recepire ulteriori proposte da parte delle Regioni;
  • la definizione di uno specifico programma di mobilità attiva per gli spostamenti casa-scuola;
  • l’adozione del principio di Safety in numbers elaborato da ECF-European Cyclists’ Federation (secondo il quale all’aumentare del numero delle bici in circolazione si riduce l’incidentalità sulle strade).

Al piano è allegata una guida redatta da un gruppo di esperti, in gran parte membri del Centro Studio FIAB, che offre alle amministrazioni locali utilissime linee guida sull’applicazione dei nuovi strumenti leggeri previsti dal Codice della Strada per lo sviluppo della mobilità ciclistica: corsie ciclabili, casa avanzata agli stop semaforici, doppio senso ciclabile e strada urbana ciclabile E-bis.

Il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 prevede un finanziamento, già assegnato, pari a 943 milioni di euro, su un valore complessivo di 1,2 miliardi.

Il testo  del Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 è disponibile qui

Il comunicato stampa del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del 3 agosto qui

Fonte: Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili