Repubblica propone un intervista a Gianni Silvestrini, il direttore scientifico del Kyoto Club che nel 2000, come direttore generale del ministero dell’Ambiente, lanciò il car sharing sulle criticità della mobilità sostenibile nel nostro paese e sulle azioni per ridurre l’inquinamento atmosferico in generale.
In generale i problema dell’Italia è legato alla burocrazia che rendono il sistema paese lento nei cambiamenti. Le vendite di auto elettriche nel 2016 in Europa sono state il’1,6 % in Norvegia oltre il 30 %, in Italia siamo fermi all’1 per mille e i 50 milioni di euro stanziati nel 2012 per le stazioni di ricarica non sono stati spesi. In Italia manca un sostegno certo e deciso del governo che invogli le aziende ad investire. Il ragionamento vale per le auto elettriche ma anche per le altre forme di mobilità sostenibile come il car sharing e le vie ciclabili. In Olanda più almeno uno spostamento su tre avviene in bicicletta, a Copenaghen si muove più gente sulle due ruote che in auto e la popolazione chiede di dare alle bici un trattamento preferenziale rispetto alle auto.
Ma al nostro paese per migliorare la qualità dell’aria serve lavorare ancora molto sul risparmio energetico degli edifici (il 56 per cento delle case è in classe energetica G, la peggiore, mentre solo il 2 per cento è in A). L’incentivo arriverà oltre che dai bonus energetici da tecnologie edilizie sempre più automatizzate ed in grado di abbattere i costi di ristrutturazione.
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fonte: Repubblica.it