Legambiente e Lorien Consulting hanno organizzato a roma  un ‘incontro per presentare il volume Green Mobility di Legambiente e portare idee e proposte alle nuove Camere e al governo e i dati del sondaggio dell’Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile. Per l’occasione, Lorien Consulting ha condotto, in collaborazione con Legambiente, anche la terza rilevazione semestrale del proprio Osservatorio sulla Mobilità nuova e sostenibile.
Dalla ricerca emerge che gli italiani sono divisi sui provvedimenti da attuare per limitare il problema dell’inquinamento: il 46% è preoccupato al punto di chiedere maggiori limitazioni alla vendita e alla circolazione di mezzi inquinanti, il 48% considera invece inutili ulteriori limitazioni. Il 17% degli italiani dichiara agli intervistatori di conoscere e di aver tenuto in considerazione anche le posizioni in tema ambientale espresse dal proprio partito per scelta di voto. Aumenta l’uso della sharing mobility, nonostante la scarsità dell’offerta sull’intero territorio nazionale, ma ancora prevalgono i mezzi privati e l’uso dell’auto personale che è addirittura in crescita con il 40% del campione che la usa tutti i giorni. Cala sensibilmente (-8%) l’uso quotidiano dei mezzi pubblici. Ma i livelli di mobilità degli italiani sono anche piuttosto elevati e multiformi: in media utilizzano ben 2,6 mezzi differenti nella settimana. I più multi-modali di tutti sono proprio gli utenti della sharing mobility che utilizzano in media altri 5 mezzi (oltre ai servizi di sharing).
Secondo i ricercatori particolarmente degno di nota è l’aumento dell’offerta di mobilità complessiva: ed in particolare dei servizi di sharing mobility.
In un paese con 38 milioni di auto private, neanche 100 mila autobus e 6 mila auto in car sharing, Qualsiasi ulteriore riduzione dell’inquinamento per ridurre l’inquinamento sono indispensabili un salto tecnologico e cambiamenti importanti negli stili di mobilità passando verso veicoli a zero emissioni, veicoli elettrici o a idrogeno, generati da fonti rinnovabili. Anche l’Europa dovrebbe introdurre ‘quote obbligatorie’ di mercato di veicoli elettrici. Legambiente sta chiedendo all’Europa e all’Italia quote progressivamente crescenti di ZEV, sino al 100% dopo il 2030. Accompagnate da divieti di circolazione sempre più severi per i veicoli a combustione nei centri città (Firenze da 2020, Roma dal 2024) e poi in tutte le aree urbana inquinate (Milano dal 2015). Divieto di circolazione di tutte le auto a combustione al 2040.
Green Mobility è scritto da esperti e rappresentanti delle industrie più innovative, esponenti delle associazioni e rappresentanti delle istituzioni, tecnici e urbanisti, economisti e sociologi, propone piani di lettura diversi ma straordinariamente convergenti. Il primo punto fondamentale è che l’auto elettrica è solo una delle variabili della trasformazione: a cambiare sarà tutto il sistema della mobilità urbana, che sarà connessa, condivisa e intermodale. Il libro di Legambiente vuole essere una prima traccia, con esempi e proposte di una nuova mobilità che non è solo innovazione tecnologica, ma un cambiamento di stili di vita, di mezzi e di servizi, di modi di fare impresa e di governo del bene comune rappresentato dallo spazio urbano e dalle infrastrutture abilitanti. E fa il punto sui processi di cambiamento e le differenze tra le esperienze, le potenzialità delle diverse soluzioni e della loro integrazione.
La riflessione è dedicata in larga parte alle città. Perché, come ben sintetizzato dall’architetto Carlo Ratti, professore al MIT di Boston, intervenuto questa mattina, “se l’automobile ha dato forma alla città del 900, i nuovi sistemi di mobilità del XXI secolo potrebbero ridefinire l’uso dello spazio urbano
Il comunicato stampa completo di Legambiente è disponibile qui
Fonte: Legambiente