In un articolo l’Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile di Kyotoclub fa il punto sullo stato e le potenzialità della logistica merci urbana attraverso l’uso di furgoni a zero emissioni attraverso una ricerca di Clean Cities e T&E.

Decarbonizzare il trasporto merci su strada è una sfida cruciale. Sebbene i furgoni e gli autocarri rappresentino solo il 13% dei veicoli circolanti nell’UE, essi contribuiscono addirittura al 51% delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e al 40% dei gas serra imputabili al trasporto su strada. In molte città, il numero e i chilometri percorsi dai furgoni sta crescendo molto rapidamente, soprattutto a causa del boom delle consegne dell’ultimo miglio. Se non si prendono provvedimenti, il traffico legato alla logistica urbana continuerà probabilmente a crescere.

Secondo lo studio una delle principali preoccupazioni delle città quando prendono in considerazione la creazione di zone a zero emissioni per la logistica è l’offerta. Le aziende di logistica devono avere la certezza che ci sarà un numero sufficiente di furgoni a zero emissioni per soddisfare la domanda e che i diversi modelli corrispondano alle esigenze delle aziende. Lo studio di Clean Cities e T&E dimostra che il mercato dei furgoni a zero emissioni è pronto per la diffusione su larga scala di zone a zero emissioni per la logistica nelle grandi città europee entro il 2030.

Tra i principali dati lo studio evidenzia come:

  • A partire dal 2026, gli acquirenti di furgoni avranno più modelli di furgoni elettrici (48) tra cui scegliere rispetto ai modelli convenzionali (46);
  • I furgoni elettrici a batteria saranno più economici di quelli diesel entro il 2027, grazie al calo dei prezzi delle batterie;
  • L’autonomia non è più un problema infatti alcuni modelli superano già oggi i 330km di autonomia, più che sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti. (I furgoni aziendali percorrono in media 175 km al giorno, mentre quelli adibiti al trasporto merci ne percorrono di più: 193 km/giorno in media per le consegne business-to-business (B2B) e 254 km/giorno in media per le consegne business-to-consumer (B2C));
  • Le cargo bike hanno il potenziale di rimpiazzare tra il 10% e il 30% delle operazioni di consegna a corto raggio nelle aree urbane ad alta densità, più che dimezzando costi e tempi, e azzerando le emissioni di CO2 e inquinanti dell’aria.

Lo studio è disponibile al seguente link

Fonte: Osservatorio sulla Mobilità Urbana Sostenibile di Kyoto Club