Skip to content
  • Tutti gli articoli
    • Rifiuti
    • Acqua
    • Energia
    • Aria
    • Bonifiche
    • Mobilità
  • Servizi
    • Ciclo integrato dei rifiuti
    • Bonifiche
    • Energia
    • Ciclo dell’acqua e dei sedimenti
    • Altri servizi
    • Progetti innovativi
  • Eventi
  • NOTIZIE
  • Network
  • Chi siamo
    • Il Team
    • La storia
  • Contatti

  • rifiuti
  • acqua
  • energia
  • aria
  • bonifiche
  • mobilità
Rifiuti
13/08/2022

Ancora novità sul Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti: un questionario del Ministero dell'Ambiente e le Linee Guida comunitarie

Il Ministero per l’Ambiente apre una consultazione tra gli operatori e la direzione generale ambiente della Commissione Europea pubblica le Linea Guida per la preparazione dei programmi di prevenzione rifiuti

E’ stato opportuno lanciare il sasso nello stagno, con il workshop che a Ravenna 2012 ha richiamato l’attenzione degli operatori, istituzionali ed economici, sull’avvicinarsi della scadenza dell’adozione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, che il governo italiano ha anticipato di quasi un anno sulla scadenza comunitaria (13.12.2013), fissandola al 31.12.2012.

Al workshop del 28 settembre (http://www.labelab.it/ravenna2012/?event=workshop-t ) il confronto tra operatori era stato utile e stimolante (http://www.rifiutilab.it/dettaglio.asp?doc=2997&p=600) e aveva portato a due indicazioni per il legislatore:

  • la  necessità di coinvolgere anche il ministero dello sviluppo economico oltre a quello per l’ambiente;
  • dato il ritardo nel coinvolgimento dei portatori di interesse: limitarsi a definire entro il 31 dicembre 2012 un documento di indirizzi; su questo aprire subito  un percorso di  progettazione condivisa capace di coinvolgere i principali soggetti in campo, per concluderlo con l’adozione entro il 13.12.2013 di un  documento capace di avviare alcune significative azioni a livello nazionale e a fornire l’intelaiatura sulla quale costruire quelle di livello regionale.

Due fatti accaduti successivamente avvalorano questa ipotesi.

La mossa del MinAmb che ha aperto una “consultazione pubblica”  per raccogliere le opinioni  di “chiunque voglia offrire contributi o spunti di riflessione utili alla redazione del Programma di Prevenzione rifiuti”(v.  http://www.minambiente.it/home_it/showitem.html?item=/documenti/notizie/notizia_0429.html&lang=it ).

Il fatto che la direzione generale per l’ambiente della Commissione europea abbia pubblicato una “Linea Guida per la preparazione dei programmi di prevenzione rifiuti”, per supportare stati membri e parti interessate nell’esplorazione della molte opportunità offerte dalla politiche di prevenzione dei rifiuti e uso efficiente delle risorse (http://ec.europa.eu/environment/waste/prevention/pdf/Waste%20prevention%20guidelines.pdf )

Le Linee Guida, dopo aver esplicitati il legame con la Direttiva Quadro e l’integrazione della prevenzione in altre aree di politiche ambientali e fornito alcuni esempi di piani di prevenzione e livello nazionale e regionale, individuano e “spiegano” le cinque fasi che caratterizzano il Programma:

  • ricognizione della situazione;
  • scelta delle priorità;
  • elaborazione di una strategia;
  • pianificazione e implementazione;
  • monitoraggio dei risultati.

Si passa quindi alla discussione sulle strategie per la prevenzione dei rifiuti e alla indicazioni dei   principali portatori di interesse e  dei flussi prioritari di rifiuti, arrivando a valutare come le strategie di prevenzione dei rifiuti possono essere declinate ai diversi livelli amministrativi.

Non mancano indicazioni per il miglior approccio ai portatori di interesse e e un’analisi delle procedure strutturate rivolta ai pianificatori.

Questa evoluzione della situazione rende ancor più attuale il percorso che questa rubrica propose a commento dei risultato del workshop, a partire dalla conclusioni di Walter Ganapini:

a) coinvolgere, oltre al Ministero dell’Ambiente, quello dello Sviluppo economico, considerando le politiche industriali  la premessa della prevenzione dei rifiuti;

b) partire per farlo dall’aggregazione informale tra esperienze virtuose  per rilanciare questa partita, (nel workshop di Ravenna 2012 vennero individuate alcune di queste esperienze[1]):

c) chiedere ai ministeri di puntare su un percorso partecipato e condiviso per la costruzione del Programma, che sappia coinvolgere Enti locali, aziende di gestione, Consorzi, mondo della produzione e della distribuzione, ambientalisti e consumatori  

Vedremo ora chi farà la prossima mossa, se i livelli istituzionali (Ministeri di Ambiente e  dello sviluppo economico) o chi ha già dimostrato competenza a capacità di promuovere e  articolare la discussione su questi temi (ad es. IRISistema, e il progetto Life – Rels,  organizzatori del workshop del 28 settembre).



  1. [1]             assessori di Province con Reggio Emilia, di Comuni come Forlì, Capannori
  2.                i Comuni emiliani (rappresentativi di 1,2 milioni di abitanti) riunitisi per sostenere quella LR  sulla eco fiscalità, che consenta di trovare risorse per sostenere la prevenzione
  3.                il mondo di “Rifiuti zero”, con le su capacità di rapporto con l’industria
  4.                le parti sensibili di associazioni  di Consorzi e Aziende, da Conai e Federambiente, ma trovando attenzioni nel  mondo della produzione, andando dentro a filiere economiche.  Ad es. il Consorzio Italiano Compostatori e la bio-waste economy e il mondo della chimica verde
  5.                la distribuzione (che potrebbe uscire dalla logica della iniziativa civetta a investire con più decisione in eco prodotti e per la limitazione degli imballaggi)
  6.                il MIUR e  l’università,  a partire da UniMoRE, per allagare la partita a facoltà scientifiche e politecnici)

 

Iscriviti alla newsletter

Tutti gli aggiornamenti dell'economia circolare direttamente nella tua mail.


    Potrebbero interessarti anche...

    • Rifiuti
      13/12/2012

      L’Italia del Riciclo 2012

      Presentata l’edizione 2012 dello studio annuale “L’Italia del Riciclo”, il Rapporto promosso da FISE Unire (l’Associazione di Confindustria che rappresenta le aziende del recupero rifiuti) e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. “In Italia solo il 33% dei rifiuti…

      Leggi


    • Rifiuti UNA FINESTRA SULLA PREVENZIONE DEI RIFIUTI
      20/12/2012

      Un bilancio della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e sul suo contributo alla definizione del programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti

      L’Italia prima in Europa per azioni di prevenzione attivate nella SERR – che si è svolta dal 17 al 25 novembre scorsi. I vincitori del Premio italiano. La dimensione comunitaria dell’iniziativa e i suoi rapporti con il PNPR…

      Leggi


    • Rifiuti
      03/10/2012

      Qualità dell’ambiente urbano – VIII Rapporto. Edizione 2012

      Presentato l’VIII Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano – Edizione 2012.

      Leggi


    Newsletter

    Tutti gli aggiornamenti su ambiente energia rifiuti ed eventi, direttamente nella tua mail.

      Labelab Srl P.IVA 02151361207
      Sede legale e operativa: Via Masini 12, 40126 Bologna (BO) | Via Anastagi 25, 48121 Ravenna (RA)

      Sito protetto da reCAPTCHA by Google
      Privacy - Termini

      • Home
      • Chi siamo
      • Contatti

      Cookie - Privacy