La filiera delle bioplastiche e biochemicals, dopo anni di lavoro, è riuscita ad ottenere un primo packaging compostabile ad elevata barriera ai gas per prodotti alimentari a lunga conservazione: un’alternativa per quegli imballaggi multistrato e multi-materiale, ad oggi impossibili da recuperare, con un conseguente spreco di preziose risorse economiche e ambientali.
Il nuovo imballaggio, non è soltanto un prodotto altamente innovativo, ma ha una valenza simbolica importante poiché rappresenta il risultato della virtuosa collaborazione di una filiera tutta italiana (Novamont, Saes, Sacchital, TicinoPlast e Ima) e l’esempio concreto di ciò che l’applicazione di un modello di bioeconomia circolare può realizzare, per cambiare il paradigma di sviluppo e rigenerare le risorse anziché distruggerle.
La conferenza stampa di presentazione si è svolta lo scorso 4 giugno sulla pagina di Misura: http://www.misura.it/novita-e-concorsi/terreno-comune/.