Nell’ambito di Ecomondo 2018 si è svolto il convegno “Le nuove vie della seta: da raccolta differenziata a integrazione sociale” organizzato da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) nel quale sono state messe in evidenza le potenzialità nel settore sociale delle cooperative che raccolgono carta e cartone. Secondo le stime oltre 250 realtà sono autorizzate ma di fatto sono solo circa 35 le realtà che la praticano. A livello nazionale i dati evidenziano come ancora un milione di tonnellate di carta e cartone oggi finiscono in discarica, buona parte di queste al Sud. Per recuperarlo – ha sottolineato il dg Comieco – le cooperative sociali possono avere un loro ruolo.
I numeri della filiera attuale illustrano come siano 35 le cooperative che attualmente svolgono servizio di raccolta differenziata impiegano oltre 660 lavoratori, consentono di raccogliere 170mila tonnellate tra carta e cartone, servono quasi 4 milioni di abitanti (circa 6000 abitanti a lavoratore) e generano un fatturato di 26,4 milioni di euro. Lo studio evidenzia che se tutte le 215 cooperative autorizzate ala raccolta diventassero operative, si potrebbe garantire un servizio di raccolta a favore di 24,2 milioni di abitanti, cioè quasi la metà della popolazione italiana, e dare lavoro a più di 4.000 addetti.
La richiesta della Rete 14 Luglio e del Presidente della Cooperativa Arcobaleno di Torino è di sensibilizzare le pubbliche amministrazioni e i decisori politici sul variare i criteri di scelta per l’affidamento delle gare d’appalto, che privilegiano solo l’offerta economica più vantaggiosa a scapito del massimo ribasso a modificare gli appalti in modo da premiare anche le realtà che, pur “generando profitto”, hanno una ricaduta sociale in termini di integrazione, sviluppo e opportunità per la comunità.
Fonte: Eco dalle Città  – Articolo completo qui