La conferenza dedicata a Le nuove frontiere del riciclo in Italia si è tenuta lo scorso 14 dicembre ed è stata promossa dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile in collaborazione con CONAI e Pianeta2030, il mensile del Corriere della Sera, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, dell’Ispra e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente.

In occasione della Conferenza è stato presentato il Rapporto Il Riciclo in Italia edizione 2023 realizzato dalla Fondazione in collaborazione con i settori industriali coinvolti, e il Rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente dedicato all’analisi del mercato delle materie prime seconde in Europa.

Durante la conferenza sono stati approfonditi altri i temi dall’andamento volatile dei mercati delle materie prime seconde, influenzato dai diversi fattori geopolitici internazionali e di mercato, alle opportunità offerte dalle innovazione tecnologiche che stanno ormai superando le fasi della progettazione e della sperimentazione; dall’attuazione del PNRR con i significativi investimenti nel settore della gestione dei rifiuti all’approfondimento dedicato al diffondersi delle start-up nell’ambito del riciclo.

Alcuni dati significativi del Rapporto Il Riciclo in Italia

L’anno che si sta chiudendo è stato particolarmente significativo per il settore del riciclo, sia per il progredire dell’attuazione delle misure previste nel pacchetto europeo al 2030 relativo alla circolarità, sia per il confronto sviluppato sulla proposta del nuovo Regolamento sugli imballaggi. Intanto l’industria del riciclo italiana continua a crescere, confermandosi un’eccellenza a livello europeo.

L’Italia anche nel 2022 ha confermato di essere uno dei Paesi dell’Unione europea che registra le migliori performance nel settore del riciclo: 72% nel 2020, uno dei dati più elevati dell’UE (53% in media), con punte di eccellenza negli imballaggi.

I significativi risultati raggiunti non sono ancora sufficienti se si vogliono cogliere in pieno le nuove opportunità.

Il mercato di tutti i principali materiali, carta e plastica in testa, hanno vissuto negli ultimi due anni e mezzo momenti di grande discontinuità, subendo brusche frenate e altrettanto repentine accelerazioni.

Il tasso di utilizzo circolare di materia (CMU), che misura il contributo dei materiali riciclati al soddisfacimento della domanda di materie prime, l’Italia, che storicamente ha sempre raggiunto ottime performance, nel 2021 ha registrato un importante calo, attestandosi al 18,4% con la perdita di ben 2,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

l’Italia è il paese europeo che invia a operazioni di riciclo più rifiuti pro-capite: ben 969 kg/ab*anno nel 2020. Seguono Germania con 921 kg/ ab*anno, Polonia con 726, Francia con 611 e Spagna con 453.

Nel 2022 si conferma che i nuovi obiettivi per il riciclo dei rifiuti di imballaggio risultano già raggiunti a livello nazionale: CONAI contribuisce per la metà al tasso di riciclo. Con più di 10,4 Mt raccolte e avviate a riciclo sul totale di 14,5 Mt immesse al consumo, pari al 71,5% (dato di riciclo effettivo), nel 2022 l’Italia raggiunge e supera di oltre 7 punti percentuali l’obiettivo al 2025 del 65% di riciclo del packaging post-consumo e di 1,5 punti percentuali il target 2030.

Il video della conferenza ed il rapporto sono disponibili al seguente link

Il comunicato stampa di sintesi al seguente link

Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile