Lo scorso 9 marzo presso il Parlamento Europeo si è svolto un dibattito inerente la necessità di adottare nuove regole per l’intero ciclo di vita delle batterie al fine di renderlo maggiormente ecocompatibile. L’obiettivo è discutere una nuova normativa che tenga conto degli sviluppi tecnologici del settore dell’accumulazione dell’energia rendendo al contempo le batterie facilmente riciclabili.

I deputati chiedono requisiti più risoluti sulla sostenibilità, il rendimento e l’etichettatura, compresa l’introduzione di una nuova categoria di batterie per “mezzi di trasporto leggeri (Light Means of Transport – LMT)”, come scooter elettrici e biciclette, e criteri che chiariscano l’impronta di carbonio. Entro il 2024, le batterie portatili degli apparecchi, come gli smartphone, e le batterie per i LMT dovranno essere progettate in modo che i consumatori e gli operatori indipendenti possano rimuoverle facilmente e in sicurezza.

Nel testo si fissano anche i livelli minimi per la quantità di cobalto, piombo, litio e nichel che dovrebbe essere recuperata dai rifiuti e riutilizzata per nuove batterie, e degli obiettivi di raccolta più rigorosi per le batterie portatili.

Questa nuova normativa è particolarmente importante perché per la prima volta nella legislazione europea, il regolamento sulle batterie stabilisce un insieme olistico di regole per governare un intero ciclo di vita del prodotto, dalla fase di progettazione allo smaltimento. Questo crea un nuovo approccio che promuove la circolarità delle batterie e introduce nuovi standard di sostenibilità. Le batterie sono, inoltre, una tecnologia chiave per promuovere la mobilità sostenibile e per lo stoccaggio di energia rinnovabile.

Il testo della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che abroga la direttiva 2006/66/CE e modifica il regolamento (UE) 2019/1020 (COM(2020)0798 – C9-0400/2020 – (2020/0353(COD)) è disponibile qui.

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Dettagli sui requisiti richiesti e sullo stato di avanzamento della procedura di approvazione delle nuove linee guida qui.

Fonte: Parlamento Europeo