É stata presentata nei giorni scorsi a Roma l’ottava edizione del rapporto UNIRIMA che offre una panoramica di un settore industriale storico dell’economia green italiana.

Il rapporto si articola in 5 capitoli.
Il 1 offre una fotografia del comparto italiano della carta da macero, che si conferma un settore di eccellenza dell’economia circolare, presentando i valori della produzione e del mercato, la situazione impiantistica sul territorio nazionale e i dati relativi al riciclo.
Nel 2 vengono analizzati i principali dati del settore a livello internazionale e l’andamento delle importazioni e delle esportazioni, con un focus su alcuni dei principali Stati di riferimento. Il terzo capitolo è dedicato alle sfide del settore, con il richiamo ad alcune novità recentemente introdotte a livello normativo e un’analisi dei fattori di contesto che maggiormente influenzano il comparto.
Nel 4 vengono riepilogati i dati emersi dall’indagine condotta dal Centro Studi UNIRIMA, quest’anno dedicata all’impatto che gli adempimenti amministrativi e burocratici hanno sulle aziende del settore.
Il quinto ed ultimo capitolo intende offrire una panoramica sugli scenari futuri per il comparto industriale della carta da macero.
I principali dati:
- l’Italia si conferma tra i leader europei nel riciclo e nella produzione della carta da macero, con risultati ben oltre i target fissati dall’Unione Europea;
- Il fatturato complessivo del settore stimato in circa 4 miliardi di euro;
- Nel 2024 la produzione nazionale di carta da macero si è attestata a 6,8 milioni di tonnellate (-0,8% rispetto al 2023), assicurando all’Italia il mantenimento del secondo posto nella classifica Europea dopo la Germania, e davanti a Spagna e Francia;
- In crescita il consumo interno, arrivato a 5,2 milioni di tonnellate (+3,8%), mentre le esportazioni hanno registrato un calo attestandosi a 1,9 milioni di tonnellate (-10,6%);
Il tasso complessivo di riciclo della carta si è attestato all’85,8%, mentre quello degli imballaggi cellulosici ha raggiunto il 92,52%, superando ampiamente i target europei fissati al 75% per il 2025 e all’85% per il 2030;
La raccolta differenziata di carta e cartone ha toccato 3,8 milioni di tonnellate (+3,5%), pari a 65,4 kg pro capite;
Sul fronte internazionale, l’Italia conferma il suo ruolo di esportatore netto di carta da macero;
Il mercato si conferma estremamente volatile: dopo i picchi del 2024 e di aprile 2025 (fino a 115 euro/t per la qualità 1.04.02), a settembre 2025 le quotazioni hanno toccato i minimi dell’anno (50 euro/t) con un calo del 28,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Un focus del Rapporto 2025 è dedicato ai costi della burocrazia, che oltre il 90% delle imprese ritiene in crescita.
Fonte: UNIRIMA

