E’ uscito l’aggiornamento delle Linee Guida sulla Prevenzione dei Rifiuti. Il lavoro, che adegua quello pubblicato nel 2006, è curato da Federambiente e Osservatorio Nazionale sui Rifiuti
Si tratta dell’unico testo tecnico ufficiale sulla prevenzione di carattere nazionale realizzato da un organo ministeriale.
L’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, che ha avuto in questi anni una forte attenzione alle tematiche della prevenzione dei rifiuti, ha messo a punto, con la collaborazione del Gruppo prevenzione di Federambiente[1] questo “manuale” che offre prioritariamente agli operatori locali (amministratori pubblici locali e soggetti gestori dei servizi di igiene urbana) un primo supporto per avvicinarsi alla progettazione e realizzazione di strategie e azioni di prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti.
Tuttavia dobbiamo considerare che questo “target primario”, per la realizzazione di azioni di prevenzione, può, o deve, agire in collaborazione con altri soggetti presenti sul territorio – rappresentanti di settori economici e della società civile – sviluppando con essi utili sinergie.
Le associazioni di categoria di industriali e artigiani e dei commercianti, i gruppi della GDO, le associazioni del terzo settore, le associazioni ambientaliste e dei consumatori diventano importanti interlocutori della P.A. nella definizione, impostazione e per il successo di politiche tese alla prevenzione e riduzione della produzione di rifiuti (e costituiscono il “target secondario” delle LG).
Le Linee Guida presentano gli ”strumenti” della prevenzione: gli atti normativi, di regolamentazione e pianificazione, in relazione ai diversi livelli istituzionali cui compete l’emanazione (nazionale, regionale e provinciale/ATO/Consorzio di comuni).
Suggeriscono una metodologia operativa di indagine e analisi per arrivare a definire azioni di prevenzione sui territori.
Vengono presentati 13 flussi di beni / rifiuti (Imballaggi primari per acqua minerale
Imballaggi primari per latte / Stoviglie usa e getta / Shopper monouso / Carta grafica / Contenitori per detergenti e detersivi liquidi / Alimenti (recupero delle eccedenze alimentari) / Compostaggio domestico / Imballaggi monouso per ortofrutta / Apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) / Beni durevoli (escluse le apparecchiature elettriche ed elettroniche) / Abiti usati / Pannolini usa e getta per bambini) per i quali si indicano le azioni che ne impediscono la trasformazione in rifiuti. Per ogni flusso vengono indicati: la rilevanza quantitativa, cosa si può fare, chi, come e dove, riportando vantaggi e criticità della azioni e soprattutto indicando alcune buone pratiche applicative, che possono essere riprese e contestualizzate nella propria situazione.
Una delle novità della nuova edizione, oltre all’aggiornamento dei dati e delle buone pratiche è costituita dal capitolo finale nel qual sono proposti sei “contesti” (in casa, in ufficio , al supermercato, in mensa, alla sagra e in albergo) nei quali è possibile applicare politiche di prevenzione su vari flussi (spesso integrabili con quelle di minimizzazione e di recupero di materia). Anche qui si dice cosa si può fare, chi e come può farlo, vantaggi e criticità della azioni. Le buone pratiche riportate riguardano casi di contesti nei quali le azioni di prevenzioni sono state mirate a diversi flussi.
Testo e allegati sono disponibili in http://www.federambiente.it/default.aspx?Action=56_sing&I0=198E85F4-6F65-4EE2-87C9-D618BE394ACF