Federambiente e Legambiente danno continuità alla prima edizione – un’iniziativa meritoria che resta però in attesa del salto di qualità: quando e come farlo, anche mettendo a sistema l’azione di altri premi analoghi
La Finestra sulla Prevenzione dei rifiuti ha più volte dato spazio a questa iniziativa, promuovendone e dando spazio ai risultati della prima edizione, con un commento sui suoi risultati1 e ospitando una relazione sul premio a Ravenna 2014 2.
Come promesso in quella sede da Valentina Cipriano, Federambiente e Legambiente hanno dato continuità al premio, promuovendone una seconda edizione3.
Per Pubbliche Amministrazioni, Imprese, Terzo settore (es. associazioni, cooperative, Onlus ecc.) – sono questi i soggetti a cui è rivolta l’iniziativa – c’è tempo fino al 20 ottobre per presentare le loro esperienze, compilando la scheda (la potete trovare nel link di cui alla prendente nota).
Condividiamo l’obiettivo dell’iniziativa: individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche nazionali, valorizzare le esperienze più rilevanti, innovative, e stimolare un’ampia riflessione sul tema che accompagni il percorso d’implementazione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti (D.D. 7 ottobre 2013; G.U. n. 245 del 18 ottobre 2013).
Non si possono che richiamare le valutazioni fatte sulla Finestra sulla prevenzione dei rifiuti del 28/01/2014, quando si scriveva “... si nota come vengano correttamente impostate qualitativamente rilevate alcune caratteristiche descrittive della azioni candidate.
Si può capire su quale categoria di beni interviene e/o quale frazione merceologica di rifiuti intende prevenire o ridurre l’azione; in quale fase del ciclo di vita dei beni (produzione, distribuzione, consumo, fine vita ) agisce; in che ambito geografico si svolge e a chi è rivolta (imprese, operatori economici, consumatori, Enti, studenti, cittadini ecc.). Si chiedono anche stato di attuazione, durata e partner dell’azione. …”
E’ però necessario anche riprendere la critica alla scarsa valutazione dell’effettività dell’azione, in particolare della capacità di monitoraggio dei risultati.
A gennaio sostenemmo che “… Il monitoraggio e la costruzione di “indicatori di riduzione”, cioè della capacità della azioni di abbattere la produzione dei rifiuti di determinate merceologie è uno dei problemi ancora in gran parte da esplorare. Lo stesso PNPR ne evidenzia la necessità ma non da risposte operative.”
Suggerimmo anche alcune ipotesi per affrontarlo.
Si potrebbe ad es. legare il monitoraggio descrittivo della azioni ai risultati in termine di quantità ridotte di rifiuti (in particolare residui). O almeno intrecciare la presenza di azioni con l’indicatore utilizzato per qualificare i Comuni “Waste free” in occasione dell’ultima edizione dei Comuni ricicloni (kg/ab/a di residuo prodotto4 –).
In Italia esistono almeno tre premi che “si occupano” di prevenzione e riduzione dei rifiuti:
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Comuni ricicloni (che ormai segnala anche i Comuni waste free, che mantengono entro certi limiti al produzione di Rifiuti Urbani Residui), promosso da Legambiente – con “la prevenzione che resta ma non avanza “, come scrivemmo il 29.07.145;
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le aziende “verso rifiuti zero”, promosso da ZeroWaste Italy6, che segnala le imprese che s’impegnano nei loro processi di produzione sia nell’organizzazione del sistema di gestione dei rifiuti che nell’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che restano dopo il loro utilizzo;
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il premio nazionale per la prevenzione dei rifiuti, promosso da Legambiente e Federambiente,
Sarebbe interessante trovare un’occasione in cui i promotori dei tre premi si incontrassero re ragionassero insieme su come non dico mettere assieme le forze, ma almeno ricercare le sinergie possibili.
Ritengo possa essere utile a tutti un ragionamento comune sugli indicatori di prevenzione
Su questo tema sta lavorando la Regione Marche, uno dei vincitori del premio “prevenzione dei rifiuti” dell’anno scorso, e certamente anche il Centro di ricerca Rifiuti zero è interessato a ragionarne per quanto riguarda le Aziende.
Come già detto in altre occasioni la Finestra sulla prevenzione dei rifiuti è nata anche per favorire e sviluppare incontri e dialoghi di questo tipo.
Siamo quindi siamo a disposizione per collaborare nella progettazione e “istituzione” di un premio tutto basato (o almeno fortemente centrato) sulla riduzione della produzione dei rifiuti residui.
Possiamo impegnarci nella progettazione di una scheda e di canali specifici, anche utilizzando la nostra rete di contatti