Lo strumento, messo a punto nel 2011, offre casi maturi e replicabili, disponibili on line per gli associati ACR+. Necessità e possibilità di (ri)costruire una banca dati delle esperienze a livello nazionale, legata a definizione e gestione del PNPR
La costruzione del data base (ACR+ waste prevention database) venne concepita per raccogliere esperienze che consentissero alle autorità locali e regionali di disporre di un know how gestionale per ridurre i rifiuti e salvaguardare le risorse nelle loro aree, secondo le indicazioni della Direttiva quadro sui rifiuti del 2008.
Sono stati raccolti 45 case histories con esempi di prevenzione dei rifiuti che consentono di farsi un’idea della potenzialità quali quantitative degli interventi di prevenzione su cinque flussi di rifiuti:
- il rifiuto umido
- i rifiuto da imballaggio
- il rifiuto cartaceo
- i rifiuti ingombranti
- altri rifiuti urbani
In nota riporto i 45 casi[1].
Questi interventi sono la dimostrazione degli esiti anche quantitativi che può avere la campagna di piccoli semplici gesti lanciata da ACR+ con il titolo “- 100 kg ad abitante all’anno di rifiuti “.
Il database, per accedere al quale è necessario essere soci dell’associazione, potrà essere incrementato con l’inserimento di nuove esperienze (che tutti sono invitati a proporre) che consentiranno una sempre migliore comprensione della potenzialità della prevenzione e di come definirne targets ed obiettivi delle sue politiche.
Queste notizia mi suggerisce alcune considerazioni sul nostro paese.
Anche l’Italia si è allineata (dopo averla inizialmente anticipata di un anno) alla scadenza comunitaria (13 dicembre 2013) per la definizione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti – come di può inferire dall’intervista del Ministro Clini ad Eco della città[2].
Il nuovo Governo che uscirà dalla elezioni si troverà dunque ad affrontare questa questione, cui la Finestra sulla prevenzione dei rifiuti ha dedicato[3] e dedicherà molta attenzione.
Il Ministero per l’Ambiente aveva cominciato a muoversi, negli ultimi mesi di operatività del vecchio Governo sulla base della “Linea Guida per la preparazione dei programmi di prevenzione rifiuti”, messa a punto dalla direzione ambiente della CE proprio per supportare stati membri e parti interessate nell’esplorazione della molte opportunità offerte dalla politiche di prevenzione dei rifiuti e uso efficiente delle risorse (http://ec.europa.eu/environment/waste/prevention/pdf/Waste%20prevention%20guidelines.pdf ).
Negli ultimi mesi il MinAmb ha realizzato audizioni di Consorzi, Associazioni economiche di categoria, Enti Locali e protagonisti della maggiori azioni di prevenzione dei rifiuti realizzate nel nostro paese.
Questo percorso va ripreso e consolidato, come già indicato da questa rubrica, con il coinvolgimento, oltre al Ministero dell’Ambiente, anche di quello dello Sviluppo economico, considerando le politiche industriali la premessa della prevenzione dei rifiuti.
Vanno poi definiti e implementati gli strumenti necessari alla sua definizione e soprattutto alla sua gestione. Questo ci riporta al punto di partenza di questa nota.
Il Ministero deve infatti rendere disponibili le informazioni sulle migliori pratiche in materia di prevenzione dei rifiuti ed elaborare linee guida per assistere le Regioni nella preparazione dei programmi.
E’ possibile non partire da zero, dal momento che dal 2004 al 2010 Federambiente ha gestito una Banca dati nazionale delle buone pratiche (http://www.federambiente.it/default.aspx?Action=50) , producendo per Osservatorio Nazionale sui Rifiuti due edizioni della Linee guida sulla prevenzione dei rifiuti (http://www.federambiente.it/open_attachment.aspx?I0=cd7d5983-60b6-4e57-8836-def59965c0cc ).
Partire da questo know how molto avanzato e consolidato in anni di pratica[4] consentirebbe di aggiornare e adeguare gli strumenti, anziché partire da zero.
Partendo dalle risorse esistenti si potrebbe articolarli ed evolverli con un grande risparmio di tempo e un contenimento dei costi.
- [1]
- AERESS-Spanish Reuse Association
- Ban of disposable food and drink containers at events in Munich
- Ban of disposable packaging at large-scale events
- Ban on one way packaging at retailer’ counters
- Community and on-site composting at Chambery Métropolitan Area
- Community composting in Rennes Métropole
- Community composting in Zurich
- Dematerialisation through information and communication technologies
- Ecomoebel Network
- Emmaus Community Reuse Network
- Encourage use of reusable shopping bags
- EPR as a tool for advertising paper waste prevention
- Exchange of mercury thermometers by digital thermometers
- Farm composting in Freistadt
- Food donation – Good Samaritan Program
- Food redistribution- fareshare
- Furniture Reuse Network
- Grande collecte textile Solid’R
- G’scheit feiern – Reusable Crockery at Events
- Home composting after a landfill disposal ban on yard trimmings and grass clippings
- Home composting organised by a waste syndicate
- Home Composting promotion in Kent County (UK)
- Home composting scheme in Flanders
- Irish levy on plastic bags
- Kringloopcentra – bulky waste reuse
- Love Food, Hate Waste campaign-North London
- Marks & Spencer Plan A – Packaging reduction
- Maryland ban on disposal of yard trimmings
- Menu Dose Certa
- No junk mail project – North London Waste Authority
- Office dematerialisation in Brussels Region
- On-site composting – Royal Parks
- Packaging waste reduction campaign
- Paper use reduction in the office – Amiat
- Public Water Fountain distributing sparkling water
- R.U.S.Z – Repair and service center Vienna
- Redistributing painting
- Reusable nappies in day nurseries
- Reusable nappies subsidy scheme in Leuven
- Small scale in vessel composting
- Sofa Project
- Terra à Terra – Home composting
- Textiles waste prevention in North Wales
- The Highland real nappy programme
- Wiener Tafel
[3] http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2912&menuindex= , http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2977&menuindex=, http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2984&menuindex= , http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2997&menuindex= , http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=3015&menuindex= .
[4] Il sito di riferimento e tutte le attività relativa alla Prevenzione dei rifiuti sono state gestite dal gruppo di lavoro formato dall’ing. Valentina Cipriano e dai dott. Irene Ivoi e Mario Santi.