È stato pubblicato il dodicesimo Rapporto “Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città“, elaborato da Euromobility con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e presentato alla Fondazione Biagi di Modena nel corso di MobyDixit, la 18^ Conferenza Nazionale sul Mobility Management e la Mobilità Sostenibile, organizzata a Modena l’11 e il 12 ottobre da Euromobility e Comune di Modena con la collaborazione del Progetto MOVECIT.
Il rapporto fotografa le dinamiche della  mobilità nelle principali 50 città italiane: tutti i capoluoghi di Regione, i due capoluoghi delle Province autonome e i capoluoghi di Provincia con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti. Il Rapporto segnala che continua ad aumentare (+0,8%) il tasso di motorizzazione nelle principali 50 città italiane (si attesta a 59,3% in linea con il dato nazionale, che fa registrare un incremento ancora superiore, +1,2%) anche se aumenta il numero di veicoli a basso impatto, soprattutto GPL, che raggiungono complessivamente il 9,46% del parco nazionale circolante, e quelli ibridi ed elettrici che aumentano del 45%. Al palo i veicoli a metano (2,49%).
Alcuni dei principali dati del Rapporto:

  • Si inverte di nuovo il trend per la qualità dell’aria che, dopo il netto miglioramento del 2016 causato da condizioni meteorologiche favorevoli, torna a far registrare un leggero peggioramento: 20 città rispettano tutti i limiti di normativa, contro le 23 del 2016.
  • In aumento (+0,8%, dal 58,5% al 59,3%) il tasso di motorizzazione.
  • Le città con il maggior indice di motorizzazione sono di nuovo L’Aquila e Potenza, la prima con 76,5 e la seconda con 75,1 auto ogni 100 abitanti, seguite da Perugia (72,7), Campobasso (70,7) e Catania (70,3). Le città più virtuose, dove circola il minor numero di auto per abitante, sono Venezia (42,8), Genova (46,9), Milano (51,3) e Firenze (51,8).
  • Aumenta la densità di veicoli, cioè il numero di autovetture per ogni kmq di territorio, che passa da 807 a 817 auto per kmq. Le città con la più alta densità sono ancora Torino e Napoli, seguite da Milano.
  • Migliorano gli standard emissivi dei veicoli. Le autovetture Euro 4 rappresentano ancora la percentuale maggiore in circolazione (28,3% dell’intero parco), anche se in calo rispetto al 2016; i veicoli Euro 5 sono pari al 18,7%, anch’essi in diminuzione, mentre crescono le autovetture Euro 6 (18,9%, erano il 12,2% nel 2016). Le città del sud continuano ad avere il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli in testa seguita da Catania
  • Le città del sud continuano ad avere il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli in testa seguita da Catania.
  • Nel 2017 si è registrato un leggero peggioramento della qualità dell’aria nelle nostre città. Scendono da 49 a 48 le città in cui si registra una media annuale di PM10 inferiore al limite fissato dalla norma (le uniche a superarlo sono Torino e Padova, rispettivamente con 47 e 42 microgrammi al metro cubo) e da 31 a 28 quelle in cui a essere rispettato è il valore limite annuale del biossido di azoto. Complessivamente passano da 23 a 20 le città che rispettano tutti i limiti imposti dalla normativa
  • Stabile il car sharing convenzionale, quello cioè in cui l’utente preleva e riconsegna la vettura in parcheggi ben definiti, operativo in 16 delle 50 città del rapporto. Nel 2017 le auto in flotta sono in leggero aumento rispetto al 2016 (+8%), sebbene si sia registrata la chiusura dei servizi di Firenze e Torino. È Roma a contare il numero maggiore di auto in flotta (205), seguita da Palermo (153) e Milano (149).
  • Aumentano del 4% le bici del bike sharing, il servizio di biciclette condivise presente nel 2017 in 21 delle 50 città dell’osservatorio. Erano 18 nel 2016, a cui si aggiungono nel 2017 Cagliari, Salerno e Sassari. Arriva nel nostro paese il servizio “a flusso libero” (free floating), analogo a quello di car sharing già consolidato sul suolo italiano, che permette il prelievo e il rilascio delle biciclette in qualsiasi punto all’interno dell’area prevista dal servizio
  • Non si arresta il ricorso dei cittadini alle auto a basso impatto, ma rallenta il metano. Passa dal 9,2% del 2016 al 9,5% del 2017 la quota di auto a basso impatto, cioè a GPL, metano, ibride o elettriche. Si confermano Ancona, Ravenna e Bologna le città con il numero più elevato di auto a basso impatto, in particolare a gas: più di un’autovettura su 5, con Ancona e Ravenna al 21,2% e Bologna al 20,7%.

Il rapporto completo è disponibile qui
Fonte: Euromobility