Riceviamo e pubblichiamo l’articolo Retrace – Dalla ricerca alle azioni di economia circolare in Piemonte . di Antonio Castagna
Al Politecnico di Torino, il 4 dicembre scorso, gli stakeholder, insieme alla professoressa Barbero e alle ricercatrici impegnate nel progetto Retrace – A Sistemyc Approach for Regions Transitiong towards a Circular Economy (www.interregeurope.eu/retrace), hanno fatto il punto della situazione sull’impatto del progetto sull’ecosistema piemontese.
Silvia Barbero ha presentato le attività di economia circolare nella Regione Piemonte, focalizzandosi sulla parte di ricerca e start up. Nello specifico, ha analizzato:

  • La formazione universitaria sull’economia circolare in Piemonte
  • I temi di ricerca a livello nazionale e europeo
  • Gli incubatori e acceleratori in Piemonte con sezione dedicata a economia circolare o simile

Sul piano della formazione a livello universitario ha sottolineato la presenza di diverse iniziative condotte da diversi attori che in Piemonte si occupano di ricerca e formazione:

  • Laurea magistrale in Design Sistemico con il corso “Sistemi Aperti”. Ogni anno attira circa 80 studenti da tutto il mondo (25%italiani e 75% stranieri). Attivo dal 2003/2004, i docenti attuali nel corso di Sistemi Aperti sono: Silvia Barbero, Elena Comino, Pier Paolo Peruccio, Giuseppe Pedone.
  • Dottorato di ricerca “Innovation for the Circular Economy” attivo presso l’Università degli Studi di Torino, dal 2017; il docente coordinatore è Francesco Quatraro. Attualmente ci sono 9 studenti iscritti. Il punto di forza di questo dottorato è la sua interdisciplinarità, infatti mette insieme dipartimenti molto diversi (in particolare sociologia, economia, chimica)
  • Master in Bioeconomy in the Circular Economy (BIOCIRCE): master universitario dell’Università degli Studi di Torino fatto in collaborazione con l’Università di Milano Bicocca, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Bologna e 4 aziende principali che contribuiscono alla formazione: Intesa San Paolo, Novamont, GFBiochemical, PTP science Park. Il master è attivo dal 2017 e coinvolge anche 2i3t per quanto riguarda l’organizzazione generale, la gestione di uno specifico corso e la disponibilità degli spazi.

La dottoressa Tiziana Dell’Olmo, funzionaria della Regione Piemonte che ha seguito il progetto per conto del suo ente ha invece messo in evidenza le 5 azioni concrete che compongono il Regional Action Plan con l’obiettivo favorire la transizione verso il nuovo modello
Azione 1. Bando per progetti di ricerca riservati a imprese già associate o non ancora associate ai Poli d’Innovazione.
Si tratta di un bando (POR FESR) per finanziare progetti collaborativi di R&D nelle aree di competenza dei Poli d’Innovazione. Le agende di ricerca dei 7 Poli d’Innovazione (alla base del bando) sono state articolate, in senso orizzontale,  secondo le due traiettorie della Strategia S3, “Smart” e “Resource efficiency”, con un incremento di progetti sull’economia circolare.
Azione 2. Bando piattaforma Bioeconomy.
Si tratta di un bando (POR FESR) per finanziare progetti ampiamente collaborativi di R&D in ambito “Bioeconomy”: il primo bando della Regione Piemonte che finanzia progetti di innovazione ed economia circolare. Comprende sia grandi che piccole imprese, oltre che istituti di ricerca. Il bando è attualmente chiuso e in fase istruttoria. Si può comunque evidenziare che questo bando incoraggia fortemente progetti di economia circolare, infatti degli 11 progetti ricevuti, 8 erano inerenti a questa tematica.
Azione 3. Aumentare il grado di conoscenza e coinvolgimento sul tema economia circolare.
Quest’azione si suddivide in 2 interventi specifici:

  • Progetto del corso di “Sistemi Aperti” nella Laurea Magistrale di Systemic Design presso il Politecnico di Torino nell’a.a. 2017/2018. I settori presi in analisi sono stati quelli evidenziati come importanti a livello regionale per la circular economy in RETRACE (in particolare quelle relative all’Agrifood) e sono state coinvolte 19 aziende grazie ai Poli di Innovazione.
  • Workshop specifico all’interno della “Design Worskhop Week” del Politecnico di Torino a marzo 2018 in cui è stata identificata una filiera specifica analizzata all’interno di RETRACE (rifiuti da costruzione e demolizione). Il workshop ha visto la partecipazione di 16 studenti della Laurea Magistrale in Systemic Design.

Azione 4. Revisione delle strategie regionali in vista della nuova programmazione.
Si tratta di azioni con una prospettiva futura per definire l’impianto per le politiche di ricerca e innovazione in linea con quanto definito a livello Europeo. La mission di quest’azione verte su come sostenere in modo più efficace e integrato processi di economia circolare che partono da processi di innovazione. La Regione è coinvolta in diversi tavoli di lavoro, per esempio è impegnata con la Commissione Europea nella sfida della transizione delle città verso il low carbon e quindi verso l’economia circolare.
Azione 5. Definizione di orientamenti per la valutazione relativa ai bandi regionali.
Si tratta di definire un ventaglio di possibili criteri e orientamenti per la valutazione dei progetti presentati ai bandi che consentano l’utilizzo di bandi regionali, ove possibile e opportuno, anche come leve per promuovere la circolarità dei cicli economici; da modulare in modo opportuno a seconda della tipologia di strumenti ai quali potranno essere applicati.
Lo stakeholder meeting si è concluso con una riflessione su quanto ancora manca e quanto ancora è possibile fare. Se, infatti, è relativamente facile immaginare il ruolo degli incubatori di impresa e delle start up innovative su un terreno ampiamente dissodato come quello dell’economia lineare, ciò non sempre funziona quando è necessario immaginare e costruire un ecosistema basato su presupposti radicalmente differenti. Il lavoro del gruppo di ricerca e degli stakeholder coinvolti, dunque, prosegue con il monitoraggio delle azioni attivate e con l’individuazione di nuove possibili iniziative.
Segnaliamo, già che ci siamo, Il libro “Policy Road Map. A Systemic Approach For Circular Regions”, a cura di Silvia Barbero e Carolina Giraldo Nohra del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, che è stato rilasciato in versione gratuita dalla casa editrice Umberto Allemandi.