Una fotografia dell’andamento del settore (con le difficoltà a collocare direttamente i materiali per la chiusura dei mercati internazionali che spingono Enti locali/ gestori a rientrare nelle convenzioni ANCI/CONAI) e alcuni fatti nuovi -(evoluzione dell’Eco Tool CONAI verso l’eco-design; introduzione dell’extra CAC).
Il Piano specifico di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio è un appuntamento annuale che il Conai si dà per fotografare e commentare la situazione e l’evoluzione i corso nel settore degli imballaggi.
Inoltre, il Consorzio fa sintesi e porta ad unità risultati ottenuti e problemi dei singoli Consorzi di filiera.
Quest’anno il rapporto1 esce in un periodo caratterizzato da alcune significative novità normative e precede di poco il rinnovo dell’accordo ANCI Conai, le cui trattative sono in corso dal momento che la validità di quello attualmente in essere è in scadenza, nel marzo del 2019.
Mi sembra utile soffermarmi sugli indirizzi che emergono in testa e riprendere per cenni il loro successivo sviluppo.
Nelle pagine introduttive si fa riferimento ai principali elementi normativi che hanno accompagnato l’anno trascorso, delineando il quadro nel qual si inseriscono le scelte del Piano.
A livello europeo, l’approvazione del Pacchetto per l’economia circolare2 l’adozione da parte delle commissione delle Strategia della plastica, per aumentarne il livello di riciclabilità, ridurre la produzione e l’abbandono nell’ambiente e incentivare l’innovazione e gli investimenti verso nuove soluzioni circolari.
A livello nazionale la Legge di Delegazione Europea 2018” pone l’accento sul tema della responsabilità estesa del produttore (EPR), ritenendo opportuna una riforma dei sistemi EPR esistenti attraverso una disciplina su modelli, procedure e riconoscimento, nonché sulla riforma della classificazione dei rifiuti e la promozione dei materiali riciclati.
La successiva approvazione della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def) 2018 prevede, poi, una serie di azioni per l’economia circolare e per i “rifiuti zero”, alcune delle quali finalizzate a incentivare la produzione e/o l’utilizzo di beni riciclabili e riutilizzabili, la realizzazione di centri del riuso, il contrasto ai fenomeni illeciti sui rifiuti, la tutela degli ambienti marini incluso il recupero dei rifiuti presenti in mare e l’aggiornamento dei sistemi di EPR.
A livello economico, si pongono in evidenza il rallentamento della produzione industriale registrato nel 2018 e i tassi di crescita inferiori registrati dal commercio internazionale, rispetto al 2017.
Si introducono i dati sull’immissione al consumo e sulla produzione di rifiuti da imballaggio.
I primi dati del 2018 indicano un immesso al consumo di imballaggi pari a 13,4 milioni di tonnellate e un recupero di 10,6 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggio (78,9% dell’immesso al consumo), di cui quasi 9,2 milioni di tonnellate avviate a riciclo (68,4% dell’immesso).
Per il 2019, le previsioni preliminari indicano un aumento rispetto al 2018 dell’immesso al consumo (quasi 13,7 milioni di tonnellate) e un ulteriore incremento delle quantità di rifiuti di imballaggio recuperate, stimate in quasi 10,9 milioni di tonnellate (pari al 79,4% degli imballaggi immessi al consumo), di cui 9,4 milioni di tonnellate avviate a riciclo (pari al 68,9% degli imballaggi immessi al consumo).
Si registra a causa delle difficoltà creata all’autonoma collocazione sul mercato dei materiali a causa dalla chiusura dei mercati internazionali (in particolare cinese) una crescente propensione di Enti locali/ gestori a rientrare nelle convenzioni ANCI/CONAI in un contesto di listini delle materie prime seconde in contrazione per carta e vetro e di crescenti difficoltà e costi per collocare il materiale a riciclo.
Si conferma in questo modo il centrale ruolo sussidiario al mercato svolto dal sistema consortile e confermato nelle previsioni dell’Accordo Quadro.
Il Conai rimarca che “ L’Accordo Quadro è lo strumento cardine con cui è stato possibile, in questi 21 anni, raggiungere gli importanti traguardi di valorizzazione dei rifiuti di imballaggio presenti nei rifiuti urbani. Tale strumento declina in concreto la responsabilità condivisa che vede le aziende responsabili della copertura economica dei costi efficienti necessari per la valorizzazione dei materiali, da un lato, e gli Enti locali responsabili della realizzazione di sistemi di raccolta differenziata efficaci, dall’altro.”
Viene lamentata l’assenza di un contesto impiantistico di trattamento e recupero adeguato nel nostro paese, soprattutto per la disomogenea (e in alcuni casi carente) dotazione impiantistica, sia per il trattamento per il riciclo sia per quanto riguarda il recupero dei suoi scarti.
Vengono enunciati gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi di prevenzione, riutilizzo, riciclo e recupero, in linea con la strategia di circolarità .
Quest’anno si punterà sull’innovazione, l’eco-design e il design for recycling.
Sembrerebbe interessante soprattutto l’evoluzione dell’Eco Tool CONAI a strumento di eco-design e non solo di valutazione dell’impatto ambientale dell’imballaggio. Il Tool, infatti, proporrà suggerimenti di possibile miglioramento ambientale rispetto ai temi che si intendono considerare (azioni sulla logistica, sul contenimento di risorse, sulla riciclabilità, ecc.) e darà la possibilità, alle aziende interessate, di effettuare simulazioni,
Si prevede anche lo sviluppo di una piattaforma web dedicata all’etichettatura ambientale degli imballaggi finalizzata ad offrire alle aziende uno strumento interattivo, fruibile e completo di informazioni.
Dato che il contributo ambientale si è rivelato il principale strumento strutturale di prevenzione vale la pena di sottolineare la decisione di variarlo e ancor più di differenziarlo per alcuni materiali.
Ad es, per la filiera degli imballaggi in plastica si è adottato un criterio ancora più netto di prevenzione che ha portato ad aumentare la forbice contributiva tra le fasce e a riclassificare gli imballaggi.
Con tale nuovo approccio, dal 1˚ gennaio 2019, saranno in vigore quattro livelli contributivi 150,00 €/ton per la fascia A (imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito commercio e industria); 208,00 €/ton per la fascia B1 (imballaggi da circuito domestico con una filiera di selezione e riciclo efficace e consolidata); 263,00 €/ton per la fascia B2 (altri imballaggi selezionabili e riciclabili da circuito domestico); 369,00 €/ton per la fascia C (imballaggi non selezionabili/riciclabili allo stato delle tecnologie attuali).
Inoltre, dal 2019 sarà introdotta anche la diversificazione contributiva per gli imballaggi in carta dedicata in prima battuta agli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi (del tipo “cartone per bevande”).
Il contributo diversificato per tali imballaggi è volto a migliorare le attività di raccolta e di selezione, per ottenere un flusso omogeneo di rifiuti da avviare ad una fase di riciclo dedicata.
Tale progetto di diversificazione è orientato allo sviluppo della raccolta e alla remunerazione di attività e investimenti per le operazioni di selezione e riciclo, attraverso l’applicazione di un contributo aggiuntivo (extra CAC) sulla specifica tipologia di imballaggio identificata.
A fronte di un contributo ambientale per gli imballaggi in carta pari a 20,00 euro/ton, dal 1˚ gennaio 2019 verrà applicato anche l’Extra CAC su quelli poliaccoppiati idonei al contenimento di liquidi pari a 20,00 euro/ton.
Oltre alla leva contributiva, si continuerà ad alimentare la piattaforma web Progettare Riciclo con l’avvio dell’elaborazione delle linee guida sulla facilitazione delle attività di riciclo degli imballaggi in carta e cartone, dopo la chiusura di quella per gli imballaggi in alluminio.
Tra i progetti esterni cui il Conai darà il suo contributo, oltre ai tradizionali interventi (fiere di settore, meeting amicizia di Rimini) segnalo il progetto formativo di promozione di master sui temi dell’eco-design, che porterà Conai a portare il suo contributo al principale evento culturale italiano dell’anno in corso – Matera 2019 Capitale Europea della Cultura.
La Prima parte del rapporto è dedicata da una descrizione del Sistema di gestione dei rifiuti da imballaggio in Italia. , con un inquadramento normativo , la descrizione di Conai e Sistemi autonomi (quelli esistenti e quelli che hanno chiesto il riconoscimento3) e il punto sulle principali novità del 2018.
Sul Contesto macroeconomico si rileva che dal 2018 la dinamica della produzione industriale mondiale sta evidenziando un progressivo rallentamento, ma che si prevede che nel 2019 la dinamica dei consumi risulterà leggermente più sostenuta rispetto al 2018.
Il rapporto si sofferma poi su risultati attesi, misure e strumenti per il conseguimento degli obiettivi di prevenzione, riutilizzo, riciclo e recupero.
Fonte: Conai . Piano specifico di prevenzione 2019
La tabella riporta bene il suolo che il sistema consortile ha rivestito in Italia per la gestione nel tempo dei rifiuti da imballaggio.
Dal quasi 70% a smaltimento poco più del 30% a recupero del 1998 in vent’anni siamo passati a circa l’80% a recupero e solo 20% a smaltimento
Inoltre va rilevato , come dimostra la tabella che segue. Il crescente pero delle raccolte consortile rispetto al totale raccolte (comprensivo delle gestioni indipendenti)
Fonte: Conai . Piano specifico di prevenzione 2019
Riporto di seguito le attività che il Conai promuoverà nel 2019 per rendere circolare la filiera, valendosi di un approccio scientifico e del coinvolgimento di diversi attori competenti.
Fonte: Conai . Piano specifico di prevenzione 2019
Temi quali l’innovazione, l’eco-design e il design for recycling saranno al centro di questo percorso che vedrà quindi le aziende fra i principali interlocutori.
- Prevenzione della formazione dei rifiuti di imballaggio
Il Piano rileva che la prima e più strutturale leva di prevenzione per la formazione e che .il particolare punto di prelievo, oltre a contenere evasione ed elusione contributiva, nella sua formula euro per tonnellata rappresenta un incentivo a sviluppare interventi volti a ridurre il peso medio degli imballaggi immessi al consumo e quindi ad ottimizzare e minimizzare il consumo di materie prime.
Dal 1˚ gennaio 2019 entreranno in vigore le modifiche dei valori contributivi già deliberati nel corso del 2018: CAC acciaio diminuisce da 8,00 euro/ton a 3,00 euro/ton; CAC alluminio diminuisce da 35,00 euro/ton a 15,00 euro/ton; CAC carta aumenta da 10,00 euro/ton a 20,00 euro/ton; CAC medio plastica aumenta da 208,00 euro/ton a 263,00 euro/ton; CAC vetro aumenta da 13,30 euro/ton a 24,00 euro/ton.
- Accrescimento della proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riciclabili rispetto alla quantità di imballaggi non riciclabiliCi si riferisce alle differenziazione interne alle tipologie di materiali nelle filiera della plastica e delle carta (con l’introduzione dell’extra CAC) e alla definizione di “Progettare riciclo” una piattaforma a disposizione degli associati dedicata al design for recycling che, dopo la realizzazione di una linea guida per gli imballaggi in alluminio, nel 2019 si dedicherà agli imballaggi in carta.
- Accrescimento della proporzione della quantità di rifiuti di imballaggio riutilizzabili rispetto alla quantità di imballaggi non riutilizzabili e miglioramento delle caratteristiche dell’imballaggio allo scopo di permettere ad esso di sopportare più tragitti o rotazioni nelle condizioni di utilizzo normalmente prevedibiliDa una parte saranno messi a disposizione gli studi LCA(realizzati dal Politecnico di Milano) su varie tipologie di imballaggi (fusti in acciaio per prodotti chimici e petrolchimici, cisternette multimateriali e cassette in plastica a sponde abbattibili per il settore ortofrutticolo) e quelli (pure realizzati con il Politecnico di Milano, delle varie tipologie di imballaggi condotti per conto per il Conai; dal fusti in acciaio per prodotti chimici e petrolchimici, cisternette multimateriali e cassette in plastica a sponde abbattibili per il settore ortofrutticolo e si completerà uno studio LCA sulle bottiglie di vetro a rendere.Dall’altra saranno riservate formule agevolate nella determinazione del CAC agli imballaggi riutilizzabili. In tal senso la delibera del Consiglio di Amministrazione di diminuire, dal 1.1.2019, la percentuale del peso del pallet in legno da assoggettare a contributo ambientale dal 40% al 20%.
- Realizzazione degli obiettivi di recupero e riciclaggio- Accordo Quadro ANCI-CONAI e attività territorialiAlmeno quattro abitanti su cinque in Italia sono interessati dalla raccolta differenziata in convenzione con i Consorzi di filiera di acciaio, carta, plastica e vetro in un contesto in cui, da un lato, stanno ulteriormente aumentando le raccolte differenziate e, dall’altro, i Comuni possono scegliere di destinare i loro materiali al mercato.
E la continua crescita dei conferimenti al Sud pone l’attenzione sulla disomogenea distribuzione territoriale degli impianti, nonché sull’effettiva capacità installata e sull’aggregazione dei soggetti come fattore determinante per uno sviluppo più bilanciato.
Nelle aree in ritardo del Sud Italia si concentreranno progetti territoriali speciali, che coinvolgeranno 6,8 milioni di abitanti con l’obiettivo di dare maggiore sostegno allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, con particolare attenzione alla qualità dei materiali di imballaggio.
– Gestione dei rifiuti di imballaggio industriali e commerciali
Sono state predisposte circa 600 piattaforme distribuite su tutto il territorio nazionale (27% al Sud, 17% al Centro, 56% al Nord) per il conferimento di rifiuti d’imballaggio secondari e terziari, per i quali il sistema consortile si assume i costi delle attività di selezione e valorizzazione.
– Ricerca e Sviluppo
Il Conai intende svolgere un ruolo proattivo di indirizzo e di stimolo verso i Consorzi di filiera al fine di realizzare progetti di ricerca e innovazione tecnologica, per favorire la promozione del riciclo di flussi di imballaggi post-consumo ad oggi non riciclabili, con particolare riferimento alle frazioni più complesse.
Al riguardo si riportano le iniziative che i diversi Consorzi stanno avviando e si prospetta l’elenco delle specifiche misure per il conseguimento degli obiettivi si sensi dell’art. 225 comma 1 del Dlgs. 152/2006.
- Altre attività per il raggiungimento degli obiettiviSi presentano le attività di formazione, informazione e i rapporti con i consorziati e le attività di comunicazione.
Infine si enunciano i Risultati economici attesi.
Si prospettano ricavi per 899 milioni di euro e costi per 980 milioni di euro , con un ipotetico disavanzo 2018 pari a 81 milioni di euro, da sanare attingendo alle riserve accumulate dal Consorzio.
Il disavanzo 2019 è stimato in 5 milioni di euro.
Sono quattro le direttive in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea:
* Direttiva 2018/849 che modifica le direttive 2000/53/CE sui veicoli fuori uso, 2006/66CE su pile e accumulatori e rifiuti di pile e accumulatori e 2012/19/UE sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
* Direttiva 2018/850 che modifica la direttiva 1999/31CE sulle discariche
* Direttiva 2018/851 che modifica la direttiva 2008/98 sui rifiuti
* Direttiva 2018/852 sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
3Oltre al Sistema CONAIConsorzi di filiera, sono stati costituiti, ai sensi dell’art. 221, comma 3 del TUA altri tre Sistemi autonomi, operanti nella filiera del recupero degli imballaggi in plastica, che sono tenuti a rendicontare a CONAI la propria attività. Oltre al Sistema CONAIConsorzi di filiera, sono stati costituiti, ai sensi dell’art. 221, comma 3 del TUA altri tre Sistemi autonomi, operanti nella filiera del recupero degli imballaggi in plastica, che sono tenuti a rendicontare a CONAI la propria attività. Altri sistemi hanno richiesto il riconoscimento (Rigenera, per imballaggi industriali).