È stata approvata definitivamente la riforma del Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente e la disciplina dell’ISPRA. In base alla norma il sistema sarà formato a rete dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA, e da 21 agenzie regionali (ARPA) e provinciali (APPA). Il Sistema dovrà seguire il monitoraggio dello stato dell’ambiente e della sua evoluzione, controllare i fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle pressioni sull’ambiente. Il tutto con una serie di compiti di informazione, divulgazione e coordinamento di tutto quanto afferisce alla protezione dell’ambiente. Il testo definisce l’attività istruttoria per il rilascio di autorizzazioni e per l’irrogazione di sanzioni, nel rispetto delle competenze degli altri enti previste dalla normativa vigente, oltre alle attività di supporto nell’individuazione, descrizione e quantificazione del danno ambientale. In questo sistema L’ISPRA, ha un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo, coordinamento e intervento nelle vicende più rilevanti, sarà competente anche per la realizzazione e la gestione del Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA) a cui concorrono i SIRA, Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINA). Completano il quadro della norma il Sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati. Tra gli obiettivi della legge la creazione di migliorare la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli rendendo al contempo uniformi sul territorio e omogenee sotto il profilo tecnico le attività di controllo sull’ambiente.