Secondo uno studio condotto da ENEA con Assoimmobiliare, i consumi per climatizzare gli ambienti in inverno e in estate rappresentano la voce prevalente degli uffici (57%), seguiti da quelli per apparecchiature informatiche e altri dispositivi (25%) e dall’illuminazione (17%), senza significative differenze al variare della metratura.
Secondo lo studio di Enea è possibile ridurre questi consumi anche oltre il 50%, non solo progettando interventi di riqualificazione degli edifici e degli impianti, ma anche con un consumo più attento. la Pubblica Amministrazione rappresenta un settore strategico per il risparmio energetico, considerando che conta 3,2 milioni di dipendenti, 32mila enti e circa 1,2 milioni di edifici diffusi su tutto il territorio nazionale.
La strada secondo ENEA è l’adozione e la diffusione di buone pratiche come ad esempio:
- Prediligere le scale all’ascensore: fa risparmiare ogni volta 0,05 kWh. Il consumo energetico medio di un ascensore rappresenta circa il 5% del consumo elettrico complessivo di un edificio adibito a uffici. I maggiori consumi energetici di un ascensore avvengono in fase di stand-by, cioè quando non è attivo ma pronto per entrare in funzione. In questa fase assorbe circa il 70% dell’elettricità che richiede in totale.
- Limitare l’uso delle stampanti e staccare l’alimentazione anche delle fotocopiatrici a fine lavoro e nei week end riduce il consumo energetico del 24%.
- Portare la temperatura in inverno a 18° e spegnere il riscaldamento un’ora prima consente di risparmiare oltre il 12%.
- Impostare la temperatura in estate a circa 28°, aumentando di un grado il settaggio utilizzato solitamente, fa risparmiare il 22% dell’energia richiesta per il raffrescamento.
- La diffusione dello smart working impone una gestione più flessibile dell’energia come l’introduzione di sistemi di controllo intelligenti basati sui rilevatori di presenza. Misura che consente di massimizzare l’efficienza anche quando gli uffici sono parzialmente occupati, con un risparmio di energia per il riscaldamento tra il 7% e il 20% e per il raffrescamento tra il 2% e il 4%.
ENEA ha elaborato anche 10 pratiche concrete e sostenibili di risparmio energetico per le strutture ospedaliere con le quali contenere il consumo di energia di alcuni servizi.
Fra le misure più efficaci, oltre alla regolazione ottimale della temperatura sia in inverno che in estate, c’è sicuramente l’installazione di sistemi di controllo intelligenti e la gestione razionale dei sistemi di illuminazione, tenuto conto che il 30% del consumo energetico delle strutture ospedaliere è legato all’uso di luce artificiale. Attenzione anche alla gestione dell’acqua calda sanitaria: in ospedale il consumo specifico di energia per riscaldare acqua è superiore di circa tre volte a quello per uso abitativo.
Il vademecum di ENEA è disponibile qui.
Fonte: ENEA