Le buone pratiche di gestione dei rifiuti del Comune toscano, che non “aggiungono” ma partono dalle azioni di prevenzione
Partire dalla prevenzione per organizzare la gestione dei rifiuti.
Non è solo scritto sulla “tavole della legge” (la direttiva europea 98/2008/CE, la sua trasposizione nell’ordinamento quadro nazionale Dlgs 205/2010 – v. Finestra sulla prevenzione sulla new letter n. 252 – http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2608&menuindex= ).
La “partenza dalla prevenzione” è praticata con successo nel nostro paese.
Il Comune toscano di Capannori (LU) è stato il primo in Italia ad essersi dichiarato “a rifiuti zero” con una delibera adottata dal Consiglio Comunale (Delib. C.C. n. 44 del 14/06/07).
A questa dichiarazione ha fatto seguire i fatti . Si veda il Meeting Internazionale “Rifiuti Zero a Capannori entro il 2020” – http://www.comune.capannori.lu.it/node/781.
I risultati del modello adottato dal Comune (che conta più di 45.000 abitanti è uno dei comuni rurali più grandi d’Italia, suddiviso in numerosissime frazione, ed è servito da un’azienda pubblica consortile – l’Ascit) sono l’applicazione pratica della gerarchia europea dei gestione dei rifiuti .
Dal 2004 ad oggi si è inoltre assistito ad una riduzione della produzione di rifiuti pro capite che è passata dai 1,92 chilogrammi a 1,4 chilogrammi.
Forte calo in particolare per la produzione pro capite di rifiuti indifferenziati, che da 1,21 Kg ad abitante del 2004 è passata agli attuali 0,4 kg.
La raccolta differenziata si è assestata nel 2010 all’82% del totale.
Scorrendo i dati messi a disposizione dal Comune (http://www.comune.capannori.lu.it/node/3020 ) si vede che questo risultato è possibile grazie al sistema di raccolta , che è domiciliare integrale, senza cassonetti, con raccolte separate di: carta e cartone, multi materiale (vetro, plastiche, tetrapak, barattoli in metallo, scatolette, buste in plastica vaschette alimenti ecc.) organico e verde, sfalci e potature, ingombranti, oli esausti, assimilati per tutte le utenze non domestiche.
Ma salta anche agli occhi è che a monte vi sono tutta una serie di azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti, che vanno dagli acquisti verdi l compostaggio domestico, dalle iniziativa di rivalorizzazione dell’acqua pubblica (Acqua buona nelle mense scolastiche, dalle quali è stata bandita la plastica, alla via dell’acqua) alla distribuzione alla spina del latte e dei detersivi, dalle eco sagre alla distribuzione di pannolini e assorbenti ecologici al Mercatino di scambio e riuso).
Avrà sede a Capannori (http://www.comune.capannori.lu.it/node/7368 ) la “rete italiana dei compostatori domestici”, di cui abbiamo parlato nella news letter n.258 del 14 dicembre 2010 (http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2569&menuindex= ) .
A Capannori ha aperto uno dei primi negozi che unisce il Km 0 nelle fornitura alla limitazione degli imballaggi (Effe corta – http://www.effecorta.it/ )
Insomma per il turista intelligente che si aggira tra le città d’arte e colline della Toscana una visita a Capannori potrà offrire, oltre una visita a ville, pievi, chiese e corti e ai siti di interesse naturalistico (http://www.capannori-terraditoscana.org/ ) un’apertura dello sguardo verso il futuro.
Di modo che possa portara a casa, assieme ai ricordi della bellezze artistiche e culturali, un’apertura dell sguardo verso il futuro per capre cos apuò essere un mondo tendenzialemente senza rifiuti, nel quale intelligenza e cultura sanno ridurli e valorizzarli.