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Rifiuti
19/05/2022

Capannori: la prevenzione guida le gestione dei rifiuti (verso “rifiuti zero”)

Le buone pratiche di gestione dei rifiuti del Comune toscano, che non “aggiungono” ma partono dalle azioni di prevenzione

Partire dalla prevenzione per organizzare la gestione dei rifiuti.

Non è solo scritto sulla “tavole della legge” (la direttiva europea 98/2008/CE, la sua trasposizione nell’ordinamento quadro nazionale Dlgs 205/2010 – v. Finestra sulla prevenzione sulla new letter n. 252 – http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2608&menuindex=  ).

La “partenza dalla prevenzione” è praticata con successo nel nostro paese.

Il Comune toscano di Capannori (LU) è stato il primo in Italia ad essersi dichiarato “a rifiuti zero” con una delibera adottata dal Consiglio Comunale (Delib. C.C. n. 44 del 14/06/07).

A questa dichiarazione ha fatto seguire i fatti .  Si veda il Meeting Internazionale “Rifiuti Zero a Capannori entro il 2020”  – http://www.comune.capannori.lu.it/node/781.

I risultati del modello adottato dal Comune (che conta più di 45.000 abitanti è uno dei comuni rurali più grandi d’Italia, suddiviso in numerosissime frazione, ed è servito da un’azienda pubblica consortile – l’Ascit) sono l’applicazione pratica della gerarchia europea dei gestione dei rifiuti .

Dal 2004 ad oggi si è inoltre assistito ad una riduzione della produzione di rifiuti pro capite che è passata dai 1,92 chilogrammi a 1,4 chilogrammi.

Forte calo in particolare per la produzione pro capite di rifiuti indifferenziati, che da 1,21 Kg ad abitante del 2004 è passata agli attuali 0,4 kg.

La raccolta differenziata si è assestata nel 2010 all’82% del totale.

Scorrendo i dati messi a disposizione dal Comune (http://www.comune.capannori.lu.it/node/3020 ) si vede che questo risultato è possibile grazie al sistema di raccolta , che è domiciliare integrale, senza cassonetti, con raccolte separate di: carta e cartone, multi materiale (vetro, plastiche, tetrapak, barattoli in metallo, scatolette, buste in plastica vaschette alimenti ecc.) organico e verde, sfalci e potature, ingombranti, oli esausti, assimilati per tutte le utenze non domestiche.

Ma salta anche agli occhi è che a monte vi sono tutta una serie di azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti, che vanno dagli acquisti verdi l compostaggio domestico, dalle iniziativa di rivalorizzazione dell’acqua pubblica (Acqua buona nelle mense scolastiche, dalle quali è stata bandita la plastica, alla via dell’acqua) alla distribuzione alla spina del latte e dei detersivi, dalle eco sagre alla  distribuzione di pannolini e assorbenti ecologici al Mercatino di scambio e riuso).

Avrà sede a Capannori (http://www.comune.capannori.lu.it/node/7368 ) la “rete italiana dei compostatori domestici”, di cui abbiamo parlato nella news letter n.258 del 14 dicembre 2010 (http://www.rifiutilab.it/dettaglio_doc.asp?id=2569&menuindex= ) .

A Capannori ha aperto uno dei primi negozi che unisce il Km 0 nelle fornitura alla limitazione degli imballaggi (Effe corta – http://www.effecorta.it/ )

Insomma per il turista intelligente che si aggira tra le città d’arte e colline della Toscana una visita a Capannori potrà offrire, oltre una visita a ville, pievi, chiese e corti  e ai siti di interesse naturalistico (http://www.capannori-terraditoscana.org/ ) un’apertura dello sguardo verso il futuro.

Di modo che possa portara a casa, assieme ai ricordi della bellezze artistiche e culturali, un’apertura dell sguardo verso il futuro per capre cos apuò essere un mondo tendenzialemente senza rifiuti, nel quale intelligenza e cultura sanno ridurli e valorizzarli.

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