In un comunicato stampa Giulio Rentocchini, Presidente del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori, commenta positivamente la proposta di legge presentata dall’Onorevole Piergiorgio Carrescia depositata alla Camera dei Deputati lo scorso 11 gennaio che mira a modificare e migliorare la normativa sulla gestione di questo tipo di rifiuti. La proposta di legge, interviene per la prima volta in modo sostanziale sul decreto ministeriale 188 che risale al 2008 con interventi migliorativi attesi da anni. Nello specifico: vengono inserite norme che permettono la corretta identificazione dei produttori di pile e accumulatori e la loro effettiva adesione a un sistema individuale o collettivo che garantisca la raccolta dei rifiuti. La proposta semplifica in modo chiaro e funzionale le norme che regolano la raccolta di pile e accumulatori presso i punti vendita. Attraverso il riconoscimento delle pile ed accumulatori come rifiuti urbani si evita la tenuta del registro di carico e scarico e l’adesione al Sistri. In questo modo si riduce la burocrazia inutile e si garantisce che negozi e grande distribuzione diventino punti di raccolta capillari e diffusi sul territorio, stimolando i cittadini a differenziare questi rifiuti. La proposta di legge prevede l’adozione di validi sistemi di monitoraggio sugli accumulatori al piombo che oggi in parte non seguono la corretta filiera di raccolta e riciclo dei sistemi dei produttori oppure vengono esportati all’estero, sottraendo così importanti risorse al sistema industriale del paese. Tutte queste attività permetteranno di raggiungere gli obiettivi europei da raggiungere entro il prossimo 26 settembre e pari al 45% dell’immesso sul mercato.